Il Napoli di De Laurentiis «Rosa da 20, tutti titolari»

Il Napoli di De Laurentiis «Rosa da 20, tutti titolari»
«Servono almeno 20 elementi ugualmente affidabili e per questo stiamo costruendo qualcosa di importante. Sarri è un grande lavoratore e sono certo che ci farà...

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«Servono almeno 20 elementi ugualmente affidabili e per questo stiamo costruendo qualcosa di importante. Sarri è un grande lavoratore e sono certo che ci farà divertire ancora tanto», l’annuncio di De Laurentiis a Premium Sport. Il presidente azzurro ieri a Capri con la moglie Jacqueline per il matrimonio di Mariarosa De Sica, la secondogenita di Christian e Silvia Verdone, ha parlato della campagna acquisti del Napoli. «È difficile migliorare questa squadra: faremo degli innesti perché con Champions e campionato servono una ventina di giocatori su cui puntare. Il nostro allenatore si deve abituare a più competizioni, quest’anno vogliamo onorare anche Champions League e Coppa Italia».


Allargare la rosa.Il primo acquisto è stato Tonelli dell’Empoli, ora il più vicino è Herrera, il messicano del Porto impegnato domani notte nella gara di esordio in coppa America contro l’Uruguay di Cavani. La proposta del Napoli gli è piaciuta, soprattutto la possibilità di vivere un’esperienza nel campionato italiano e di poter poi giocare la Champions in maglia azzurra. Limati quasi del tutto i dettagli economici anche in riferimento ai diritti d’immagine e agli sponsor personali, intesa di massima già raggiunta sull’aspetto economico, pronto un contratto quadriennale. Resta però l’ostacolo Porto ancora da superare, nel senso che c’è da trovare l’intesa intorni ai 20 milioni.

La clausola rescissoria sul contratto è di 40, il Porto si accontenterebbe di 25, mentre il Napoli si è spinto fino a 18. La trattativa va avanti, prosegue e la prossima potrebbe essere una settimana decisiva per l’esito positivo dell’affare. L’altro nome caldo per il centrocampo è quello del polacco Zielinski dell’Udinese, da tempo nel mirino anche del Liverpool: accordo che si può siglare sulla base di 10 milioni, più una contropartita tecnica, forse Valdifiori. Discorso in piedi con il centrocampista che è reduce da un buon campionato nell’Empoli ma non sarà semplice battere la concorrenza dei reds, club europeo di primissima fascia.

Prosegue la caccia al terzino destro, in stand by il discorso con il croato Vrsakljko del Sassuolo, attratto dalla proposta dell’Atletico Madrid. Il Napoli però ha già un accordo di massima con il terzino e spera di poter strappare il sì al nazionale croato. Intanto il club azzurro tiene in caldo le alternativa: è spuntato il nome del brasiliano Fabinho del Monaco, seguito anche lui dall’Atletico Madrid, da considerare più avanti per l’entità dell’offerta. Il terzino 23enne fa parte della spedizione brasiliana alla coppa del Centenario negli Stati Uniti. Monitorato anche lo svizzero Widmer dell’Udinese che però non convince in pieno perché nella squadra bianconera ha giocato da quinto a destra, più che da terzino: ottimo nella spinta, da verificare nei movimenti difensivi di una linea a quattro. Vice Higuain, rispunta l’ipotesi Immobile.

La forza del Napoli sta innanzitutto nel gruppo dei riconfermati, da Higuain a Insigne. E De Laurentiis ha parlato di tutti e due nell’intervista a Premium. Il primo riferimento è al Pipita. «Se l’anno scorso avessimo avuto più tempo per preparare il campionato, probabilmente non avremmo sbagliato le prime tre gare e avremmo potuto avere quei punti in più per arrivare allo scudetto. L’incidente di Higuain con l’Udinese ci ha poi sicuramente frastornato, speriamo che nel futuro tutto ciò non si ripeta. Anzi, non si ripeterà».


Il secondo a Insigne: «Lorenzo farà sicuramente bene agli Europei, gli faccio gli auguri per il compleanno. Il 3-5-2 è un modulo giusto per l’Italia ma non l’ideale sul piano internazionale, anche la Juventus fa fatica con questo sistema in Europa». Poi l’affondo finale al presidente Figc, Tavecchio. «Pensa solo alle prossime elezioni. Sbaglia, in serie A ci deve essere libertà assoluta. Tavecchio: devi essere più democratico e moderno».
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Il Mattino