Vomero, messaggio choc sul muro con cinque teschi: «Sarete cremati»

Vomero, messaggio choc sul muro con cinque teschi: «Sarete cremati»
Cinque teschi neri e una scritta che assume i contorni di un messaggio inquietante e forse trasversale. Nel cuore del Vomero, lungo via Scarlatti, ieri mattina qualcuno ha notato...

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Cinque teschi neri e una scritta che assume i contorni di un messaggio inquietante e forse trasversale. Nel cuore del Vomero, lungo via Scarlatti, ieri mattina qualcuno ha notato e lanciato l’allarme su Facebook. Anche perché, con i tempi che corrono, è giusto non sottovalutare nulla.


«Ricordatevi, pidocchiosi, questa è la fine che farete - si legge a caratteri cubitali sul basamento di marmo imbrattato da una mano anonima - sarete bruciati e cremati!». Il messaggio si conclude con un volgare insulto. La scritta si trova sulla parete esterna di un palazzo nell’isola pedonale di via Luca Giordano, all’altezza del civico 73, esattamente di fronte ad un’edicola. 

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Considerata l’aria che tira, è giusto non sottovalutare nulla. Per questo della cosa sono già state interessate le forze dell’ordine, la Digos per la Questura e i militari della compagnia Vomero per i carabinieri. Ma che cosa si nasconde dietro quella scritta? Può ipotizzarsi che abbia una matrice razzista? Può essere riconducibile a messaggi trasversali tra appartenenti alla delinquenza organizzata? Ed ancora: i cinque teschi stampigliati con uno “stencil” (le mascherine sulle quali si imprime la vernice spray per ottenere sempre lo stesso disegno o grafico) sono precedenti alla scritta con pennarello che invoca la morte di qualcuno? E a chi è (o era) diretto quel messaggio minatorio?

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Da primi accertamenti emerge un dato: i teschi sulla parete del palazzo vomerese risalirebbero a tempo fa. Non sono, insomma, stati stampigliati di recente. Il che naturalmente non è elemento tranquillizzante. È probabile invece che quanto vergato con un pennarello sia opera recente. In ogni caso occorrerà fare degli approfondimenti: nella zona ci sono numerose telecamere pubbliche e private, e non è escluso che si possano prendere in visione i filmati registrati. Naturalmente l’aspetto più inquietante di tutta questa vicenda è proprio quello legato al messaggio minatorio, che fa riferimento ai crematori.


Sdegno e deplorazione corrono sui social. La foto del palazzo imbrattato - e se è vero che parte delle minacce e oscenità non sono recenti, c’è comunque da chiedersi come mai in una strada pedonalizzata nessuno mai se ne fosse accorto prima e non avesse denunciato - ha provocato centinaia di commenti. Immediatamente sul caso è intervenuto anche il presidente della Municipalità Vomero-Arenella, Paolo De Luca. Il numero uno del parlamentino collinare ha pubblicato un post su facebook dal contenuto chiarissimo: «Ho allertato subito i servizi competenti per la pulizia del muro e la Polizia per eventuali rilievi. Resta l’amarezza ma anche la consapevolezza che ancora tanto c’è da fare per combattere ogni forma di violenza, odio e ignoranza !». 
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Il Mattino