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Nasce il coro della Sanità. Le voci di bambini tra 6 e 16 anni riecheggeranno nel quartiere. E non solo. La musica contribuirà così ad aiutare i minori a evitare i percorsi più grigi, le cui spinte - nonostante la rinascita anche turistica della zona - non hanno purtroppo ancora abbandonato i vicoli tra Vergini e Cristallini: questo è il senso del progetto di Abf (con lo stesso scopo, nello stesso Rione è nata anche la palestra Fiamme Oro). «Essere buoni vuol dire essere forti», ha esordito il cantante l’altra mattina, rivolgendosi ai minori del quartiere che fu di Totò. Era arrivato alla Sanità insieme alla moglie Veronica Berti e a sua figlia Virginia. «Cosa vuol dire essere buoni? - ha proseguito - Vuol dire essere forti. Faccio un esempio. Pensate ad un giocattolo, per distruggerlo ci vuole poco, basta prendere un martello. Quanto ci vuole per ricostruirlo? Tanta forza, abilità, intelligenza. Vedete come essere buoni è molto più difficile che essere cattivi? Da questa chiesa vi invito a perseguire la bontà che è il modo migliore per dimostrare a noi stessi e al mondo di essere forti». Bocelli, naturalmente, ha parlato anche di musica, citando quello che lui stesso considera come uno dei più grandi cantanti della storia: il napoletano Enrico Caruso. «Voi avete una grande responsabilità – ha aggiunto – portare avanti questa immensa tradizione che questa città ha espresso».
Partner locale per il progetto è la Fondazione di Comunità San Gennaro. Con l’obiettivo di far emergere il loro talento musicale, ad assistere i piccoli ci sarà un team multidisciplinare formato da educatori, psicologi e musicisti locali formati e coordinati a livello internazionale da Abf (che opera anche in altre zone del pianeta in cui incombe il disagio sociale).
Sede del coro sarà “Cristallini 73”, spazio messo a disposizione proprio dalla Fondazione di Comunità San Gennaro, il cui presidente, Pasquale Calemme, spiega: «La Fondazione San Gennaro, a nome della comunità locale, delle organizzazioni e delle famiglie del territorio, esprime una profonda gratitudine e una gioia grande per l’inizio di questo nuova esperienza. La scelta e l’impegno di Abf qui nel Rione Sanità rafforza il cammino di una comunità che ha puntato ad uno sviluppo centrato sulla forza trasformativa della cultura, sull’empowerment educativo e la tessitura di legami ispirati dalla fiducia e dall’apertura accogliente».
«Il Rione sta tornando a nuova vita anche dal punto di vista artistico - aggiunge il presidente della commissione Cultura in via Verdi, Luigi Carbone - Ringraziamo Bocelli, che dedicò un lavoro discografico alla canzone napoletana, “Incanto”, uscito nel 2008. Ha dimostrato ancora una volta di essere vicinissimo alla città. Non a caso Jago ha deciso di portare alla Sanità il suo museo, di recente visionato anche da De Niro. E i giovani del quartiere stanno dando grandi prove anche a livello imprenditoriale: la Paranza, dopo le Catacombe, ha vinto il bando per dare occupazione a una dozzina di ragazzi anche al Cimitero delle Fontanelle, a partire da gennaio 2024».
Il Mattino