Napoli: auto e pirati della sosta, Palazzo Reale sotto assedio

Napoli: auto e pirati della sosta, Palazzo Reale sotto assedio
Gran garage Palazzo Reale. Sosta selvaggia dentro e fuori le mura che ospitano, oltre al museo, due sovrintendenze e la biblioteca nazionale. Un problema che ciclicamente si...

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Gran garage Palazzo Reale. Sosta selvaggia dentro e fuori le mura che ospitano, oltre al museo, due sovrintendenze e la biblioteca nazionale. Un problema che ciclicamente si ripropone e contro il quale il direttore di Palazzo Reale Mario Epifani sta portando avanti una battaglia di civiltà. Paradossale che all’interno, a violare l’area monumentale, siano proprio i dipendenti di sovrintendenze e ministero dei Beni culturali. Difficile immaginare che in altre città come Parigi, Milano, Roma o Venezia, si conceda ai lavoratori di luoghi storici il lusso di parcheggiare sotto la finestra nel proprio ufficio, all’interno del cortile di un bene culturale di pregio. 

Macchine a spina di pesce, in verticale, in orizzontale. Di chi sono? Di dipendenti, ma non solo. Epifani più volte, all’interno di Palazzo Reale, si è trovato costretto ad indossare i panni dello “sceriffo”. Basti pensare a quando, qualche tempo fa, ha colto in flagrante un ex dipendente in pensione che, per andare a spasso con la moglie al centro storico, aveva deciso di utilizzare il cortile del palazzo come parcheggio privato, custodito e anche gratuito. A puntare il dito contro i furbetti il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli: «È paradossale quanto accade a Palazzo Reale. D’altronde solo in pochi siti monumentali al mondo è possibile trovare auto in sosta all’interno. Una vergogna tutta locale alla quale non ci adegueremo mai. Non ci sono giustificazioni per chi ritiene di avere più diritti degli altri e di essere più furbo degli altri». La domanda sorge spontanea: per quale ragione a chi lavora a Palazzo Reale è concesso il lusso del posto auto, rispetto a dipendenti di altri siti pubblici o privati? La linea sottile tra la necessità, di pochi, e la malafede, di tanti altri, restituisce uno spettacolo indecoroso agli occhi di tutti, napoletani e turisti. Il via vai di auto nei viali interni del palazzo è insopportabile. «Chiediamo pubblicamente al nuovo direttore di Palazzo Reale di mettere un limite a questa indecenza» tuonano Borrelli e lo speaker di Radio Marte Gianni Simioli.

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Davanti Palazzo Reale, in piazza Trieste e Trento, la fotografia non è certo diversa. Se si osservano da vicino le auto, ce ne sono alcune in sosta selvaggia, come se la legge si fermasse un attimo prima di entrare nel piazzale, e altre con permessi invalidi di svariati Comuni. Qualcuno addirittura arriva da fuori regione. Soltanto due dei sei tagliandi per il parcheggio invalidi presenti sulle auto sono stati rilasciati dal Municipio di Napoli, uno dal Comune di Casoria, uno dal Comune di Capodrise (Caserta), un altro da quello di Ercolano e addirittura uno dal Comune di Terni. Senza considerare gli orari serali e gli affari d’oro dei parcheggiatori abusivi. «Sono mesi che monitoriamo e denunciamo lo sconcio dell’area pedonale a piazza Trieste e Trento esterna al palazzo - rimarcano ancora Borrelli e Simioli - Teoricamente non ci dovrebbero essere auto, in realtà ogni giorno ce ne sono tra mattina e pomeriggio, negli orari d’ufficio, circa un centinaio. Tutte espongono il tagliando per disabili. Nei mesi scorsi abbiamo segnalato tanti “furbetti” che utilizzavano questi tagliandi appartenenti a parenti, amici, conoscenti». 
 

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Il Mattino