Piano anticaos per la vigilia, ecco le “zone rosse” a Napoli

Stop al vetro e alle lattine, possibile senso unico pedonale

Folla per l'aperitivo di Natale in via Bisignano
Arriva la stretta sul brunch della Vigilia. Dopo i vertici in prefettura e in questura di ieri mattina, il Comune di Napoli ha elaborato l’ordinanza sindacale - che...

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Arriva la stretta sul brunch della Vigilia. Dopo i vertici in prefettura e in questura di ieri mattina, il Comune di Napoli ha elaborato l’ordinanza sindacale - che verrà pubblicata questa mattina - attraverso la quale si dettano le regole del brindisi del 24 dicembre. Palazzo San Giacomo - come anticipato da Il Mattino lunedì - ha individuato una serie di strade «interessate da situazioni di potenziale assembramento».

Ci sono le vie dei baretti di Chiaia, alcune aree del centro storico (compresi Quartieri Spagnoli), alle quali quest’anno si aggiunge anche il Vomero. Per i locali scatta il divieto di vendita da asporto e di somministrazione in contenitori di vetro e lattine, con esclusione dei servizi ai tavoli. Nelle zone rosse laddove si venissero a creare eccessivi sovraffollamenti si applicherà il modello San Gregorio Armeno con il senso unico pedonale. Nel cuore del by-night di Chiaia nell’ultimo brunch pre-pandemia si toccò quota 50mila presenze, in un fazzoletto di strade. 

In prefettura, durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di ieri mattina, presieduto dal prefetto di Napoli Claudio Palomba, al quale hanno preso parte il questore Alessandro Giuliano, il colonnello dei carabinieri Christian Angelillo, il comandante provinciale della guardia di finanza Paolo Borrelli, l’assessore alla Sicurezza del Comune Antonio De Iesu e il comandante della Polizia metropolitana Lucia Rea, è stata inoltre concordata l’intensificazione di servizi di controllo nella zona di San Rocco, Frullone e via Emilio Scaglione, «per la prevenzione ed il contrasto di eventi criminosi». Successivamente si è tenuta una riunione operativa in questura, alla quale ha partecipato anche il comandante dei caschi bianchi di Napoli Ciro Esposito. Nella zona dei baretti gli agenti verranno collocati nei punti considerati ad «alto rischio». 

I fari sono puntati su via Alabardieri, via Carlo Poerio, vico Satriano, vico Belledonne a Chiaia, vicoletto Belledonne, via Cavallerizza, via Bisignano, piazzetta Rodinò, via Ferrigni, via Fiorelli, vico dei Sospiri, vico II Alabardieri. Al centro storico piazza Bellini, piazza San Domenico Maggiore, via Mezzocannone, piazza San Giovanni Maggiore a Pignatelli, via Costantinopoli, Port’Alba, via San Sebastiano, via San Pietro a Majella, piazza Miraglia, piazzetta Nilo, via Paladino, via Gargiulo, via Candelora nei pressi di largo Banchi Nuovi. Alta l’attenzione anche ai Quartieri Spagnoli, dove negli ultimi anni è stato un proliferare di baretti e localini: largo Baracche, vico Lungo Teatro Nuovo, vico Figurelle a Montecalvario, vico Due Porte a Toledo. Al Vomero osservate speciali via Aniello Falcone e piazza Vanvitelli. Dopo i residenti e i commercianti a lanciare strali sul Comune è l’associazione Essere Napoli: «Si tratta di un provvedimento poco incisivo che scontenta tutti - dice il presidente Giuliano Annigliato - Siamo sicuri che sarà la solita deregulation». 

Sempre in tema di movida, ieri è arrivata la bocciatura del sindaco Gaetano Manfredi alla proroga per tavolini all’aperto e dehors, che potranno continuare ad occupare in maniera indiscriminata strade e marciapiedi fino al 30 giugno 2023. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera, in relazione alla liberalizzazione concessa durante il periodo della pandemia come sostegno a bar e ristoranti. «Non sono d’accordo con queste proroghe, ormai la pandemia è finita e bisogna tornare a un regime ordinario» tuona il primo cittadino. «Bisogna farlo con progressività, ma è necessario tornare a una situazione ordinata perché non possiamo avere tavolini ovunque» incalza l’ex rettore. 

Un tema di cui Manfredi ha discusso, insieme ai sindaci di Roma e Milano Roberto Gualtieri e Beppe Sala e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nell’incontro che si è tenuto a Roma la scorsa settimana. In attesa che si torni a una gestione ordinaria, il Comune di Napoli sta lavorando al nuovo disciplinare dei dehors «che punta a coniugare le esigenze delle attività commerciali, che vogliamo sostenere e promuovere, con il decoro della città».

 

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Il Mattino