Non ci resta che sperare nella riparazione last-minute

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Frenesie di calciomercato a una settimana dal termine della sessione estiva. Con un campionato già iniziato e i risultati della prima giornata a rendere tutto...

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Frenesie di calciomercato a una settimana dal termine della sessione estiva. Con un campionato già iniziato e i risultati della prima giornata a rendere tutto maledettamente più complicato. Non è un caso se il Napoli è in prima linea nelle operazioni di rafforzamento in tutti i settori: il pareggio di Pescara ha fatto suonare più di un campanello d’allarme. In attacco, all’improvviso, sembra non andare più bene la formula magica per la sostituzione di Higuain che prevedeva la promozione a prima punta di Gabbiadini con il neo-acquisto Milik a fare da supporto (costoso, in verità, perché costato 33 milioni) in panchina, pronto a prenderne il posto. Una formula nata, in verità, dopo i tantissimi, vani tentativi di portare via dall’Inter Maurito Icardi, considerato da Sarri l’erede naturale di Higuain al centro dell’attacco azzurro. O di acquistare dal Real Madrid Morata, che Zidane ha voluto tenere a tutti i costi. Due centravanti giovani, di peso e di talento, il cui arrivo avrebbe potuto in qualche modo mitigare la delusione dei tifosi azzurri per il passaggio di Higuain alla Juventus. 


A Pescara, però, Gabbiadini ha deluso le attese, dando ragione a quanti non lo avevano mai considerato prima punta, ruolo che gli era stato disegnato addosso proprio da Sarri, il quale lo scorso anno lo vedeva solo in alternativa a Higuain al centro dell’attacco. Ecco allora riaffiorare l’idea di puntare su un centravanti di peso. Al di là delle suggestioni Tevez e Cavani, difficile trovare adesso soluzioni di livello all’estero dopo aver già puntato su Milik (che, sia ben chiaro, non è una scommessa). E allora, si fa largo l’opzione Zaza, un giocatore che la Juve aveva provato a offrire al Napoli nell’ipotetica possibilità di prendere Higuain senza passare per il pagamento della clausola rescissoria. L’attaccante di Policoro è destinato ad andare via da Torino, ma finora non ha trovato un’adeguata sistemazione tra Germania e Inghilterra. Il Napoli e la Champions lo attirano, a patto però che vada via Gabbiadini. Per il quale non mancano le sirene inglesi dell’Everton. Dunque, l’operazione last minute è possibile. Anche se poi sarebbero in tanti a chiedersi quanto sia giusta (e giustificata...) la staffetta tra i due attaccanti. Come qualità tecniche, Gabbiadini ha qualcosa in più ma le caratteristiche da prima punta di Zaza sono indubbiamente più congeniali al 4-3-3 di Sarri. 


Mercato last minute anche per quanto riguarda il difensore centrale, nonostante che il nome più gettonato resti quello di Maksimovic. Telenovela che dura da un anno, con il presidente del Torino Cairo che non ha mai abbassato il prezzo di 35 milioni pur essendo il giocatore reduce da una stagione complicata da un brutto infortunio. Ma in Inghilterra considerano Maksimovic il nuovo Vidic, il Chelsea lo ha messo nel proprio mirino (anche se gli preferirebbe Koulibaly...) ed ecco perché Cairo insiste nell’alzare il muro. Conoscendo anche le capacità finanziarie del Napoli dopo la forzata cessione di Higuain. Perciò, il ds Giuntoli in questi ultimi giorni si muove su altri fronti. E dopo Caceres e Criscito, ha messo gli occhi su Mangala, difensore francese che solo due anni fa il Manchester City acquistò dal Porto per la faraonica cifra di 40 milioni. Dicono che il feeling con Guardiola non sia dei migliori, potrebbe arrivare in prestito. E sarebbe davvero un gran colpo. Come lo è di sicuro quello di Rog, il talentuoso centrocampista croato atteso già domani per le visite mediche. Preso anche Diawara, ecco che la frenesia di questi ultimi giorni potrebbe trasformare l’ancora incompleto Napoli in una squadra competitiva per la caccia alla volpe Juve. Ma i primi a crederci devono essere i calciatori reduci dalla stagione del secondo posto, chiamati a non ripetere prestazioni come quella di Pescara. A cominciare dalla sfida con il Milan. Per riconquistare subito i tifosi più scettici. 
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Il Mattino