Profughi afghani la delibera: Comune pronto ad accoglierli

Profughi afghani la delibera: Comune pronto ad accoglierli
L'IMPEGNOL'amministrazione comunale di Latina ha reso ufficiale il suo impegno per l'accoglienza ai profughi dell'Afghanistan. Con una delibera di giunta ha, infatti, formalizzato...

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L'IMPEGNO
L'amministrazione comunale di Latina ha reso ufficiale il suo impegno per l'accoglienza ai profughi dell'Afghanistan. Con una delibera di giunta ha, infatti, formalizzato la richiesta di estensione dei posti da mettere a disposizione per l'accoglienza dei migranti, in particolare nuclei familiari in fuga dall'Afghanistan. L'istanza è rivolta al Servizio centrale del Sistema di accoglienza e integrazione, più noto con la sigla Sai, e rappresenta un passaggio operativo per l'adesione già espressa all'iniziativa dell'Anci di fine agosto scorso, finalizzata ad una risposta concreta sul territorio nazionale in favore dell'emergenza afghana. Il sindaco di Latina Damiano Coletta era stato tra i primi a rispondere all'appello lanciato dall'associazione. Il Comune di Latina è titolare dal 2016 di un progetto Sai (ex Sprar, ex Siproimi) e, per enti di questa tipologia, è previsto che si possa contattare il Servizio centrale per verificare la possibilità di ampliamento dei posti da mettere a disposizione per l'accoglienza dei cittadini afgani in arrivo in Italia. Su indirizzo dell'assessora al Welfare Patrizia Ciccarelli, l'esecutivo del sindaco Coletta, interpretando il comune sentimento di preoccupazione per la vita di migliaia di donne bambini e cittadini afghani, ha aderito agli appelli lanciati da molti esponenti della società civile, associazioni e personalità, di accoglienza per le persone afghane in difficoltà. Non resta quindi che attendere la risposta del Servizio centrale alla richiesta di ampliamento dei posti di accoglienza nella città del capoluogo pontino che attualmente ne conta 81, tutti assegnati. La delibera, che è stata pubblicata ieri all'albo pretorio del Comune, oltre a manifestare al Servizio centrale la possibilità di estendere i posti per l'accoglienza Sai, prevede che ogni azione ulteriore verrà attivata - successivamente alla emanazione di un decreto ministeriale che stabilisca le modalità di ampliamento della rete Sai dei Comuni - esaminando con particolare attenzione le misure economiche che verranno messe in campo per la sostenibilità dell'operazione.

Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Mattino