Ruggine nella condotta: chiusa la Scandone

Ruggine nella condotta: chiusa la Scandone
Ancora una volta off limits la piscina Scandone. L’Asl 1 ha nuovamente chiuso l’impianto di Fuorigrotta per alterazione dell’acqua causata dalla condotta principale...

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Ancora una volta off limits la piscina Scandone. L’Asl 1 ha nuovamente chiuso l’impianto di Fuorigrotta per alterazione dell’acqua causata dalla condotta principale (risultata arrugginita) che collega il contatore con la sala macchine. I prelievi da parte degli addetti erano stati effettuati mercoledì scorso (è questo il giorno della settimana in cui la Asl provvede al controllo) e consegnati all’Arpac, che nelle scorse ore ha comunicato la chiusura della Scandone.


La tubazione da sostituire, che è interrata, corre all’esterno dell’impianto e a causa della pioggia di lunedì scorso i lavori hanno preso il via soltanto ieri mattina. Notevoli i disagi per pallanotisti e nuotatori.



Sono circa mille gli atleti che frequentano ogni giorno la struttura. I tre club napoletani impegnati in serie A1 sono stati costretti a trovare soluzioni alternative per gli allenamenti. La Robertozeno Posillipo in questi due giorni si è preparata nella piscina sociale, che ha dimensioni decisamente più ristrette, in vista della sfida con la Pro Recco per l’assegnazione della Supercoppa europea, in programma stasera in Liguria, nella vasca di Sori. Al suo rientro a Napoli, previsto domattina, la formazione rossoverde dovrà chiedere ospitalità alla Canottieri o all’Acquachiara, due società che hanno piscine omologate, di dimensioni pari quelle della Scandone.



La Canottieri Napoli, che sabato dovrebbe (il condizionale è d’obbligo a questo punto) ricevere ala Scandone la Robertozeno Posillipo nel derby di campionato, si allena nella piscina sociale del Molosiglio e ieri sera ha dato ospitalità all’Acquachiara, la società presieduta da Franco Porzio che da lunedì alterna gli allenamenti nei suoi due impianti, al Frullone e alla Mostra d’Oltremare.

Questa mattina i tecnici dell’Asl 1 torneranno a prelevare campioni di acqua. I lavori sono terminati ieri a tarda serata e stamane si provvederà a chiudere lo scavo. I risultati saranno presentati all’Arpac, indicata per gli esami di laboratorio che richiedono 48 ore di tempo. La riapertura dell’impianto è prevista nel pomeriggio di venerdì, dunque a sole ventiquattr’ore dal turno di campionato. Sabato alle 16 dovrebbe essere già in acqua la Carpisa Yamamay Acquachiara con Trieste, poi il derby cittadino tra Canottieri e Posillipo.



Questa è la seconda chiusura della Scandone nel 2015. La prima si era verificata tra marzo e aprile scorso per il deturpamento di un tubo di carico di bassa tensione che causò uno stop di tre giorni, verificatosi anche nello scorso anno per analoghi problemi di tubazioni.



Qual è il problema che provoca queste interruzioni dell’attività a danno dei tanti atleti che frequentano l’impianto di viale Giochi del Mediterraneo? La piscina è stata ristrutturata trent’anni fa (ha ospitato tante manifestazioni internazionali) e senza un’approfondita riqualificazione è quasi scontato che sia soggetta a continue e imprevedibili chiusure.



Dirigenti, tecnici e giocatori delle formazioni napoletane di serie A sono preoccupati e attendono in queste ore indicazioni dalla direzione dell’impianto di viale Giochi del Mediterraneo sui tempi di riapertura, così come il presidente del Comitato regionale della Federnuoto, l’ex campione Paolo Trapanese.

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Il Mattino