Che fine hanno fatto i 350 biglietti per le partite del Napoli da dare alle scolaresche e alle associazioni che trattano i bambini con disagio sociale? Se lo sono chiesti Nino...
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Prima di approfondire l’argomento bisogna ricordare che nella convenzione stipulata poco meno di due mesi fa tra Comune e Ssc Napoli, c’è un articolo dello stesso patto, il 13, dove è esplicitamente fatta menzione di questo obbligo tra le parti. Un emendamento alla convenzione voluto da tutto il Consiglio comunale introdotto nel dibattito nell’Aula di via Verdi. Non una novità quella dei biglietti da dare alle scolaresche, prima che Comune e Società sportiva rompessero i rapporti per un paio di anni era una prassi consolidata, ripresa proprio con la nuova convenzione.
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L’assessora Palmieri ha risposto per iscritto ai due consiglieri di Agorà: «Abbiamo predisposto come assessorato alla Scuola una bozza di intesa da sottoscrivere con la Società calcio Napoli da integrare con la parte relativa ai minori in area welfare e ne abbiamo mandato una copia alla dottoressa vaccaro dirigente degli impianti sportivi. Ci apprestiamo a discuterne per la parte di competenza con l’assessore al Welfare». Insomma da questo linguaggio burocratico si evince che effettivamente sulla vicenda c’è stata qualche distrazione, di certo il pianeta scuola con l’emergenza maltempo avrà avuto altre priorità.
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Tuttavia dare una gioia agli studenti e soprattutto ai ragazzi più disagiati, quella di andare allo stadio, non è cosa da poco. E l’assessora Palmieri ne è consapevole: «Il mio desiderio è farlo al più presto - racconta ma ci sono dei tempi tecnici - noi un regolamento ce lo abbiamo già adottato in passato basta aggiornarlo però serve grande trasparenza. Perché dobbiamo organizzare un concorso tra le scuole perché vengano allo stadio a rotazione. E poi c’è la novità dei ragazzi con disagio sociale gestiti dalle associazioni, ci stiamo lavorando. Ogni scuola che verrà allo stadio dovrà portare uno slogan quest’anno sarà sull’ambiente».
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Il Mattino