Dopo tanti annunci il tram non c’è. Prima doveva essere tutto pronto per settembre. Poi si è passati a dicembre, o meglio «entro Natale», era stato...
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La problematica principale non è tanto la posa in opera delle traversine. Quelle ci sono. Manca tutto il resto. La prima linea che doveva riprendere vita era la numero 4, ovvero quella che collega San Giovanni a Teduccio a via Cristoforo Colombo, a seguire la linea 1 tragitto Poggioreale-piazza Municipio e infine la linea 2 da San Giovanni a piazza Nazionale. Ma le criticità sono proprio su San Giovanni a Teduccio. Tra la pioggia - ben 24 giorni tra novembre e dicembre - alla fine il cantiere non è stato finito. Non un piccolo cantiere. Si tratta di completare i marciapiedi, posizionare la segnaletica, i semafori, questioni non di poco conto per i quali occorre tempo. Se ne parlerà prossimamente. Quindi potrebbe partire - ma si saprà solo a gennaio - la linea 1. In realtà per questa è tutto pronto. C’è solo da istituire il doppio senso di marcia in via Casanova. Su questo tema si è tenuta una riunione tra gli assessori competenti, l’Anm e i tecnici del Comune per verificare la fattibilità e si è scelto di rinviare per non andare a creare problemi a ridosso delle feste.
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Questo è solo un aspetto. Per consentire l’uscita da depositi dal momento che lungo il tragitto ci sono ancora delle problematiche (non dove verranno effettuate le fermate) i tram dovranno essere accompagnati per il primo giro e per quello conclusivo, una sorta di scorta fatta dagli agenti della Municipale ma solo per i primi tempi. I collaudi, infatti, sono stati già effettuati. Manca solo l’aggiornamento di alcuni sensi di marcia. Quanto accaduto - spiega il presidente della commissione Trasporti Nino Simeone - è l’ennesimo regalo che ci hanno fatto trovare sotto l’albero di Natale. Altro che panettone. Peccato, questa volta speravo in Babbo Natale, che come a Massimo Troisi, ogni Natale, gli portava sempre il trenino, questa volta a noi napoletani ci portasse almeno ò tram. Ma niente: Non ci resta che piangere oppure attaccarsi ò tram!».
Resta fermo il piano di Capodanno dove le risorse aggiuntive e gli straordinari fanno gola a tutti. Per la lunga notte di San Silvestro è già tutto stabilito e sia metropolitana che funicolari resteranno aperte tutta la notte. Questa sera, invece, la Linea 1 della metro resterà aperta fino alle 2, mentre sulla funicolare centrale c’è ancora una incognita. Allo stato attuale solo una persona ha inviato il certificato di malattia. Si vedrà oggi cosa accadrà. Certo è che l’Anm questa volta potrebbe decidere di fare corse dirette da Augusteo a piazza Fuga in questo modo avrebbe bisogno solo di quattro persone: due operatori di esercizio e due agenti di stazione. Il clima in Anm resta teso. Da una parte l’amministratore unico Nicola Pascale fermo nell’adottare per le funicolari la linea dura e dunque analisi delle presenze ma soprattutto delle assenze su tutti i dipendenti delle funicolari (sono 77) e incrocio dei dati con l’Inps per i certificati medici. Dall’altra parte i sindacati (non tutti) che rivendicano lo stesso trattamento economico per chi lavora nelle funicolari con chi opera nelle metropolitane. Tra loro c’è una differenza di un euro e mezzo all’ora e non solo durante il sabato sera. Si vedrà oggi come andrà a finire. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino