Uomini, se l'attività fisica è meglio del Viagra

Uomini, se l'attività fisica è meglio del Viagra
Come garantirsi una sessualità vivace e un’erezione valida e gloriosa, idealmente per tutta la vita? L’attività fisica quotidiana è il primo...

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Come garantirsi una sessualità vivace e un’erezione valida e gloriosa, idealmente per tutta la vita? L’attività fisica quotidiana è il primo fattore di protezione e manutenzione di tutti i meccanismi fisici e psichici che sottendono un’ottima risposta sessuale. Praticata con costanza, può dare una riduzione dei problemi di erezione intorno al 42%, con risultati paragonabili all’uso del testosterone o del viagra e dei suoi cugini (inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5). Inoltre, in caso di deficit di erezione consolidati, l’attività fisica usata in sinergia con i farmaci specifici ne può potenziare l’azione.

Perché funziona? Semplice: agisce sui principali sistemi che promuovono una rapida e vivace risposta fisica sessuale. Mark Allen, ricercatore rigoroso, in un documentato articolo pubblicato sul prestigioso Nature Reviews – Urology (2019), ha analizzato centinaia di studi che evidenziano le molte ragioni di efficacia dello sport sulla sessualità maschile. È lo studio migliore che ho avuto modo di esaminare. Merita condividerne i punti essenziali, perché l’inattività fisica che ha caratterizzato i diversi lockdown ha causato un ulteriore contraccolpo di salute anche sul fronte della performance sessuale: minando non solo la qualità dell’erezione, ma anche sicurezza, autostima e futuro sessuale di molti giovani, oltre che degli uomini di mezza età o oltre. L’augurio è convertire all’attività fisica i molti sedentari che lentamente asfissiano sul divano la loro potenza sessuale, oltre alla loro salute.

Premessa: l’erezione è il risultato di una perfetta dinamica biochimica e bioidraulica. Desiderio e/o stimolazioni genitali dirette, da un lato, aumentano i neurotrasmettitori e l’ossido nitrico, che potenziano l’afflusso di sangue arterioso ai corpi cavernosi, grazie alla dilatazione dei vasi; dall’altro, attivano un minore deflusso venoso. Ne consegue l’accumulo di sangue dentro questi vasi specializzati. Siccome nell’uomo i corpi cavernosi sono circondati da una tunica rigida, l’albuginea, l’aumento di pressione si traduce nell’erezione. Per inciso, nella donna il meccanismo biologico è lo stesso, ma siccome manca l’albuginea, l’aumentato afflusso di sangue arterioso e il ridotto deflusso venoso rende i genitali più gonfi, morbidi e accoglienti, favorendo la congestione fisica pelvica che prelude all’orgasmo (se il/la partner è adeguato/a).

L’erezione delude, è modesta o assente, se è ridotto l’afflusso arterioso (deficit di induzione dell’erezione), se il desiderio è scarso, se l’uomo è depresso o ansioso, e/o se sono lese le arterie per eccesso di colesterolo, diabete, ipertensione, arteriosclerosi, obesità, tutti grandi nemici della salute, anche sessuale; oppure se resta alto il deflusso venoso (deficit di mantenimento dell’erezione), la cui prima causa è l’ansia di prestazione, a ogni età.

Sostiene Allen che i meccanismi cardinali di protezione sono quattro. Il primo beneficio dell’attività fisica è aumentare l’ossido nitrico, potente vasodilatatore, prodotto dalle cellule dei vasi e dalle terminazioni nervose. Quando l’attività fisica aerobica è regolare, aumentano anche i suoi due metaboliti, i nitriti e i nitrosotioli, di fatto una preziosa riserva di benefici segnali chimici che dicono ai vasi di rilassarsi, a livello generale, oltre che genitale. Il regalo? Pressione normale, cuore in forma, arterie più performanti per velocità di flusso e rapidità di effetto, metabolismo ringiovanito e dieci anni in meno nel cervello. Il secondo beneficio è aumentare la produzione e l’immissione nel sangue di testosterone. Il picco di testosterone è maggiore se si fa sport in ambiente conosciuto, invece che in trasferta, e se avviene alla presenza di donne: meccanismi etologici millenari sono ben presenti anche negli umani! Negli sport competitivi, il picco di testosterone è più alto in chi vince per valore personale, invece che per fortuna.

Il terzo meccanismo libera dagli effetti nefasti dello stress, e della vasocostrizione che lo caratterizza, oltre a combattere ansia e depressione perché aumenta la dopamina, la serotonina e le endorfine. Il quarto meccanismo è l’impatto dello sport sulla percezione fisica del corpo (immagine corporea), tanto più potente quanto più l’uomo è in forma, anche muscolarmente. Quali sport? Il quartetto perfetto include: attività aerobica, che aumenta l’ossido nitrico e la salute vascolare; il potenziamento, che aumenta di più il testosterone; gli sport di combattimento (perfette le arti marziali) per liberarsi di stress, frustrazioni e aggressività autolesiva; sport di gruppo, per il gusto di condividere il piacere di sentirsi vivi e ardenti. Se l’attività fisica fa così bene anche alla sessualità, perché gli uomini la praticano poco? Basta divano! Tutti in pista, per riconquistare salute e potenza!

www.alessandragraziottin.it

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Il Mattino