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Start ufficiale da domani per la nuova Venere degli stracci in piazza Municipio. L’opera di Michelangelo Pistoletto rinascerà in una veste rinnovata grazie alla raccolta fondi avviata dal Comune, che l’ha affidata all’associazione L’Altra Napoli. Venerdì pomeriggio è stato aperto il conto corrente dalla onlus e da domattina partirà ufficialmente il nuovo corso per la realizzazione della statua in vetroresina data alle fiamme. A essere ufficializzata sarà la campagna di crowdfunding lanciata attraverso un videomessaggio dal sindaco.
Intanto continua il pellegrinaggio di turisti che arrivano in città e si recano davanti ai resti della Venere per scattarsi selfie o farsi immortalare davanti a ciò che resta dell’opera. L’ufficialità scatterà domani, quando partirà in via definitiva la raccolta fondi gestita da L’Altra Napoli per ricostruire dalle ceneri la Venere degli stracci. A raccogliere l’appello del sindaco che ha parato della necessità di «una spinta che venga dal basso con il sostegno di tanto napoletani», è stata l’associazione presieduta da Ernesto Albanese. Sulla pagina Facebook e sul sito web della onlus sono indicate le coordinate per aderire alla campagna di crowdfunding.
Il Comune ha informato, infatti, che sarà possibile effettuare una donazione con un bonifico intestato a “L’Altra Napoli Ente Filantropico” con la causale “L’Altra Napoli per Venere”. Circa 200mila euro è la cifra che servirebbe per realizzare una nuova versione dell’installazione che Pistoletto creò negli anni settanta, la cui copia era stata inaugurata a fine giugno in piazza Municipio. «La Fondazione Pistoletto ci ha fatto conoscere i costi per l’intervento di ricostruzione e noi ci siamo attivati - spiega Antonio Lucidi, vicepresidente de L’Altra Napoli - tenuto conto che solo nel primo pomeriggio di venerdì abbiamo aperto il conto, finora sono arrivate tante adesioni.
Io stesso ho raccolto quelle della Fondazione Banco di Napoli, Asso.gio.ca., Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli, Associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi, Botteghe di San Gregorio Armeno, che hanno già dato il loro tangibile segno. Senza dimenticare il Teatro San Carlo che devolverà parte degli incassi di uno spettacolo».
Selfie davanti alla “gabbia” metallica dove ora c’è la cenere, foto di gruppo come souvenir del soggiorno napoletano o video le cui immagini rappresentano una panoramica sull’intera piazza Municipio. Il via vai di turisti davanti a quel che resta della Venere degli stracci è continuo, nonostante non vi sia rimasto nulla della imponente figura di donna, simbolo della bellezza, alta sette metri. Tantissimi i visitatori che sono sbarcati a Napoli negli ultimi giorni e non hanno disdegnato come tappa quella davanti alla statua (prima) e ai resti (dopo) della scultura forgiata dalle mani di Michelangelo Pistoletto.
Il Mattino