Non solo il pelo per farne bordure a giacche e cappotti. Adesso anche la pelle. Cani scuoiati vivi per cinture, guanti, colletti e altri accessori. Sono le povere vittime di un...
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La denuncia choc arriva dopo un’investigazione, svolta sotto copertura dall'associazione animalista Peta che l'ha realizzata in una macelleria cinese nella provincia settentrionale di Hebei.
Le immagini sono davvero brutali: gli animali (spesso meticci e randagi, ma anche esemplari di razza) sono uccisi a bastonate, sgozzati, ammassati e lasciati agonizzanti per ore prima di essere appesi e scuoiati, spesso quando ancora sono vivi. Nel filmato - davvero impossibile da guardare fino alla fine, diffuso dalla Peta - si vedono alcuni conciatori su una porta di un macello da dove escono i cani: loro li prendono a bastonate, li sgozzano, poi li ammassano ai loro piedi. Alcuni si muovono ancora. In un’altra immagine si vedono gli animali, ormai privi di vita, appesi su uncini e infine scuoiati. «In quel macello - denuncia la Peta - vengono uccisi fino a 300 animali al giorno».
«La Cina è una dei massimi produttori mondiali di pellami, molti dei prodotti di pelle venduti nel mondo provengono da li - denuncia la Peta - dove non ci sono regole che puniscono la crudeltà verso gli animali macellati ». Recentemente anche l’organizzazione Animal Equality aveva denunciato, sempre attraverso un’investigazione, la crudeltà verso i cani nella produzione di capi di pelliccia poi venduti in tutto il mondo. Italia compresa. Dunque attenti: controllate sempre le etichette di quel che comprate. Anche se spesso, dietro marchi celebri, si possono celare mercati da brivido come questo. Allora meglio cambiare idea. E scegliere qualcos'altro che non sia in pelle o in pelo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino