Il cane è il miglior amico del tuo cervello: i padroni hanno il 40% in meno di probabilità di sviluppare la demenza, ecco perché

Lo studio arriva dal Giappone. I cani permetterebbero una maggiore attività fisica e sociale

Una ricerca condotta in Giappone suggerisce che il legame tra gli esseri umani e i cani potrebbe beneficiare il nostro cervello. Uno studio del Tokyo Metropolitan Institute of...

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Una ricerca condotta in Giappone suggerisce che il legame tra gli esseri umani e i cani potrebbe beneficiare il nostro cervello. Uno studio del Tokyo Metropolitan Institute of Gerontology ha rivelato che possedere un cane, di qualsiasi razza, riduce il rischio di demenza negli anziani del 40%, rispetto a coloro che non ne hanno uno. Gli scienziati suggeriscono che la presenza di un cane aumenta la probabilità di uscire di casa, favorendo così interazioni umane e stimolando il cervello.

 

 

Lo studio in numeri

Secondo la ricerca, i proprietari di cani abituati a fare esercizio e che non sono in una condizione di isolamento hanno un rischio significativamente inferiore di sviluppare una demenza invalidante. Gli esperti suggeriscono che la cura di un cane potrebbe contribuire a mantenere l'attività fisica e la partecipazione sociale, anche in situazioni di restrizione delle interazioni, come durante la pandemia da Covid-19.

Lo studio coinvolgeva 11.194 anziani giapponesi, dai 65 agli 84 anni, fisicamente e cognitivamente indipendenti all'inizio dello studio. Dopo circa quattro anni, è emerso che i proprietari di cani avevano un indicatore di rischio di 0.6, significativamente più basso rispetto a coloro che possedevano gatti (0.98) o nessun animale (1.0). L'esercizio fisico regolare faceva la differenza per i proprietari di cani, con un indicatore di rischio di 0.37 per coloro che facevano regolarmente attività fisica, mentre quelli senza abitudini di esercizio avevano un indicatore di 0.89.

 

 

Lo sviluppo della demenza

I risultati indicano che la presenza di un cane può offrire benefici significativi nella prevenzione della demenza, specialmente quando associata a un regolare esercizio fisico e a una buona interazione sociale. Tuttavia, il team di ricerca avverte che possedere un cane non protegge contro la demenza se non si pratica abbastanza esercizio fisico e si è socialmente isolati. Gli scienziati ritengono importante verificare se queste relazioni siano presenti anche in altri paesi occidentali.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo ci sono circa 50 milioni di persone affette da demenza, con quasi 10 milioni di nuovi casi ogni anno. Un recente studio del 2021 stima che i casi globali di demenza quasi triplicheranno, raggiungendo oltre 152 milioni entro il 2050, principalmente a causa dell'invecchiamento della popolazione.

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Il Mattino