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È una storia che tocca il cuore quella di Hank, quasi la favola di Cappuccetto Rosso al contrario, dove è protagonista un cane meticcio di 14 anni che di prima mattina decide di prendere l’autobus per andare a trovare la “nonna”, ovvero la mamma della sua proprietaria, che abita in centro.
Hank, il cane che torna dalla padrona
Succede a Pesaro e Hank è un incrocio tra un pastore belga e un bracco, un simil labrador di circa 25/27 chili che ha da poco cambiato casa. La mamma della sua attuale padrona, abita in un condominio nel centro della città e ha pensato che il suo cane avrebbe potuto stare meglio in periferia, con sua figlia, dove c’è più spazio per lui, ma evidentemente nessuno ha chiesto il suo parere e, in preda, forse, alla nostalgia di colei che lo ha allevato fin da cucciolo, Hank ha deciso di andare a trovare la sua “vera” mamma.
Il viaggio sull'autobus
Alle 6,45 Hank approfitta di una distrazione ed esce di casa, nel quartiere periferico di Cattabrighe, attraversa una strada ad alto traffico e raggiunge la fermata dell’autobus.
La corsa verso casa
Ma Hank non si perde in convenevoli: fa scendere i passeggeri, sfugge alla volontaria e prende la sua strada verso il centro della città, tranquillo, sicuro, ma con un’andatura assai sostenuta. Anna lo segue, con non poche difficoltà, aiutandosi con le segnalazioni dei social e le indicazioni dei passanti: tutti ormai seguono il cane nero che trotterella libero in città, ma nessuno sa che nella testa di Hank, oltre ad un Gps naturale, c’è un’idea ben precisa di dove vuole andare e soprattutto da chi. Carlotta, l’attuale proprietaria, racconta che ha preso spesso proprio il 131 con lui per andare a trovare la mamma e che Hank non è nuovo a queste “improvvisate fughe”: pare che diverse volte sia andato a trovare lei stessa quando lavorava in un bar, anche lì un percorso non privo di pericoli e da un quartiere all’altro della città. Ma torniamo alla sua impresa del 1 agosto: Hank viaggia sereno e noncurante del fatto che il suo passaggio desti tanto scompiglio: Anna lo segue come può, tiene monitorato il Whatsapp del gruppo, la pagina Facebook e arriva, poco dopo le 8, fino in via dei Partigiani dove però ne perde momentaneamente le tracce. Sceglie d’istinto una direzione e poco dopo se lo ritrova lì, fermo davanti al civico 41: «Era seduto e guardava il portone, mancava solo che suonasse il campanello», racconta Anna. «Così ci ho pensato io, ho suonato il campanello dell’appartamento a piano terra, spiegando la situazione, e ci hanno fatto entrare. Era l’unico modo per riuscire a prenderlo, ma mentre lo stavo accarezzando è scesa una signora che stava andando al lavoro. Hank le è corso incontro con gioia e la signora lo ha riconosciuto subito». Alla fine, tra un appartamento e un giardino, Hank pare aver fatto la sua scelta: una passeggiata non priva di rischi, dettata dall’affetto di un cane con un cuore grande.
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