Valeria e Shila di nuovo insieme: la cagnolina scomparsa ritrovata dopo 186 giorni

Valeria e Shila di nuovo insieme: la cagnolina scomparsa ritrovata dopo 186 giorni
Valeria e Shila di nuovo insieme. Un video immortala il primo bacino sul naso alla sua Valeria, dopo 186 giorni di assenza. La cagnolina scomparsa lo scorso 20 aprile è...

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Valeria e Shila di nuovo insieme. Un video immortala il primo bacino sul naso alla sua Valeria, dopo 186 giorni di assenza. La cagnolina scomparsa lo scorso 20 aprile è tornata tra le braccia della sua padroncina. Un incubo iniziato la vigilia di Pasqua, quando, durante una passeggiata, Shila, uno yorkshire terrier di 11 anni, si allontana e non ritrova più la strada di casa.


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Iniziano le ricerche. Un intero quartiere ad Afragola si mobilita per ritrovarla, coinvolgendo diversi comuni del napoletano. Sui social si diffondono i disperati appelli di Valeria e dei suoi amici. Tuttavia non arriva nessuna notizia, sembra essere stata inghiottita nel nulla. Arrivano le prime segnalazioni. Cagnoline che assomigliano alla piccola Shila, ma non sono mai lei.

Tutto ciò fa cadere Valeria, una ragazza di ventidue anni nello sconforto più cupo. In un post su Facebook la ragazza scrive: «Ho vissuto 186 giorni aspettando una telefonata che sembrava non arrivare mai, il 25 maggio ho cercato di porre fine ad un esistenza che senza Shila mi sembrava non avere senso, non ero disposta a convivere con il dolore, ho scelto la strada più facile e non mi vergogno ad ammetterlo».

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Ieri, una telefonata da alcuni amici, una cagnolina dai tratti simili, avvistata a Pozzuoli. Forse è lei, e il cuore batte forte al pensiero di riaverla tra le braccia. Scrive Valeria: «In auto una scricciola traumatizzata, emaciata e impaurita. L'ho presa in braccio, 1,6 kg di ossa tremava tra le mie mani che non erano da meno e il mio cuore ha sussultato».
 

Finalmente si può tornare a dormire, rigorosamente abbracciate insieme, dopo mesi. Una fede mai spenta, una felicità indescrivibile. All'inizio sembrava impossibile averla ritovata, probabilmente per la troppa felicità, come ammette Valeria, ma piano piano la cagnolina e Valeria si sono riconosciute, come lei racconta: «Vi chiederete come é possibile non essere sicuri di riconoscere il proprio cane al primo sguardo. Credetemi dopo sei mesi di cui 3 passati in psichiatria per me trovarmi lì quella sera davanti a qualcosa che poteva essere la mia felicità é stato uno shock, qualcosa che non potevo accettare perché mi rifiutavo di accogliere l'idea che qualcosa di bello potesse capitare anche a noi. Più i giorni passavano più qualcosa dentro di me cominciava a muoversi, lei stava male, male davvero ed io me ne sto prendendo cura come solo Shila ha fatto con me negli ultimi undici anni, il mio cuore non voleva ammetterlo ma continuava a mandarmi segnali, il mio stomaco sottosopra, la sensazione di pace che tornavo a provare, la pienezza che finalmente sentivo dentro, la voglia di tornare a casa solo per guardarla riposare.
È lei, è la mia Shila».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino