Capodoglio spiaggiato a Ischia, nello stomaco rinvenuti plastica e nylon

Capodoglio spiaggiato a Ischia, nello stomaco rinvenuti plastica e nylon
Quello che era un tragico presentimento, si è rivelato una triste realtà: è morto anche per l'effetto inquinante dell'uomo il capodoglio spiaggiatosi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quello che era un tragico presentimento, si è rivelato una triste realtà: è morto anche per l'effetto inquinante dell'uomo il capodoglio spiaggiatosi lo scorso 24 dicembre sull'isola di Ischia. Il cetaceo, lungo otto metri, era stato recuperato dalla zona di Forio con dei mezzi meccanici e le analisi sulla carcassa hanno riscontrato tracce di buste di plastica e fili di nylon all'interno dello stomaco.





Gli uomini della Guardia Costiera ed alcuni abitanti ischitani hanno deciso di ribattezzare lo sfortunato animale col nome di Leopoldo. Resta da capire quanto abbia influito l'inquinamento sulla morte del capodoglio: il decesso è probabilmente giunto per malnutrizione, anche se la presenza di plastica dello stomaco, che secondo alcuni esperti sarebbe trascurabile, grida vendetta per l'effetto dell'uomo sull'ambiente marino.

Molto probabilmente, la plastica è stata ingerita dal capodoglio, che aveva scambiato quelle buste per calamari. Questo evidenzia anche un altro problema: la scarsa presenza di fauna marina per effetto della pesca massiva. Secondo alcuni ricercatori dell'università di Padova, che hanno analizzato la carcassa, la morte di Leopoldo sarebbe giunta almeno dieci giorni prima dello spiaggiamento, per malnutrizione. Nei prossimi giorni, comunque, verranno effettuati esami più approfonditi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino