Ha inseguito tre cervi in motorino, filmando tutto con lo smartphone e divertendosi a vedere gli animali che, sempre più terrorizzati, arrivano a lanciarsi da un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel filmato si vede il motociclista inseguire tre cervi lungo la strada adiacente all'Adda, in direzione del Ponte di Granda. Due degli animali, molto spaventati, cercano di sfuggire oltrepassando una barriera e raggiungendo le rive del fiume, mentre il terzo cervo, inseguito dal motociclista, inizia a correre. Sempre più terrorizzato dal rumore e dalle luci, l'animale tenta di fuggire attraverso il ponte, mentre l'autore del filmato lo insegue ridendo: alla fine il cervo, pur di sfuggire, si lancia dal ponte facendo un volo di quasi 30 metri e fuggendo attraverso il fiume.
Come riporta Il Giorno, non è chiaro se l'animale sia effettivamente riuscito a mettersi in salvo: nel filmato si vede il cervo nuotare nell'Adda, ma è possibile che abbia riportato fratture o altre lesioni gravi. Intanto, si cerca il responsabile: il video, molto probabilmente, è stato inviato dall'autore ad alcuni conoscenti su WhatsApp e da lì sia 'rimbalzato' su Facebook. Il paradosso è che, qualora venisse individuato, l'uomo sarà punito più severamente per la ripresa alla guida del motorino che per l'atto di crudeltà gratuita inflitto ai cervi: come spiega Graziano Simonini, comandante della polizia provinciale di Sondrio, per il deliberato disturbo arrecato agli animali è prevista una multa di circa 100 euro, mentre per l'utilizzo del cellulare scatta la sospensione della patente da sette a 30 giorni e una multa da 422 a 1.697 euro.
Il video, una volta pubblicato sul web, è diventato subito virale. Le indagini sono partite subito, ma intanto insorgono le associazioni animaliste. La Lega italiana difesa animali e ambiente di Sondrio ha commentato così: «La demenza non ha limiti, la cattiveria pure.
Il Mattino