Le anguille si sentono sole per il lockdown: la compagnia arriva grazie a FaceTime

Le anguille si sentono sole per il lockdown: la compagnia arriva grazie a FaceTime
E' possibile far compagnia alle anguille rimaste sole in un acquario chiuso per il lockdown? Sì, grazie a FaceTime, l'applicazione che permette di fare...

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E' possibile far compagnia alle anguille rimaste sole in un acquario chiuso per il lockdown? Sì, grazie a FaceTime, l'applicazione che permette di fare videochiamate. Tutto ciò accade in Giappone, al Sumida Aquarium di Tokyo. La direzione ha chiesto via social di contattare a distanza le 300 anguille giapponesi, ormai abituate alla presenza dei visitatori.


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Solitamente questa specie di piccole anguille è particolarmente intimorita dall'uomo. Infatti, tendono a immergersi nella sabbia quando si avvicinano. Non le anguille del Sumida, però. 

Dal lockdown, iniziato lo scorso primo marzo, la direzione dell'acquario giapponese si è però resa conto che qualcosa era cambiato. Gli animali non vedevano più visitatori, se non i soli custodi, e hanno iniziato ad aver paura. Così, si mettevano sotto la sabbia, rendendo difficile il monitoraggio del loro stato di salute. 

La soluzione scelta dalla direzione dell'acquario è stata semplice: mettere tablet davanti alla loro vasca e chiedere a chiunque di chiamarle attraverso l'app. Molte le chiamate che hanno affollato, anche se virtualmente, le giornate delle anguille, che hanno così potuto tirar fuori la testa dalla sabbia.




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Il Mattino