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Prove di tiro, per 36 guardie del Servizio di sorveglianza. La gestione degli orsi problematici presenti all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, passa anche attraverso le attività di dissuasione, da parte di un team di esperti. I guardiaparco, vigilanti speciali dell'ambiente, saranno sempre più formati per contenere il fenomeno, divenuto critico, soprattutto in Marsica e nella Valle del Giovenco, tramite addestramenti in strategie e interventi gestionali mirati.
Una delle tecniche di dissuasione è rappresentata dalla piena padronanza dell'uso del fucile con colpi di gomma.
Si chiama condizionamento negativo, ed ha lo scopo di allontanare l'orso problematico e favorire, in determinate circostanze, il ripristino delle condizioni abituali di diffidenza e reattività nei confronti dell'uomo. Per l'applicazione di questi programmi, però, è necessaria una squadra di intervento rapido, che operi in condizioni di sicurezza e incolumità. Inoltre, che l'animale sia dotato di radiocollare, in modo da disporre in maniera continua, opere di dissuasione.
Le cosiddette azioni di condizionamento negativo, avvengono localizzando prima l'orso. Poi si procede con i diversi sistemi che comportano intimidazioni, tipo tecniche di dominanza, rappresentate dalla postura e tono di voce dell'operatore, associate, se necessario, a strumenti di dissuasione, come sparare proiettili di gomma ed altro.
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