Guardate cosa hanno fatto a un topo «colpevole» di essere affamato

Guardate cosa hanno fatto a un topo «colpevole» di essere affamato
Fin dove può arrivare la crudeltà degli esseri cosiddetti umani. Hanno scoperto un topo che mangiava del riso in un magazzino del Guangdong. Lo hanno legato a zampe...

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Fin dove può arrivare la crudeltà degli esseri cosiddetti umani. Hanno scoperto un topo che mangiava del riso in un magazzino del Guangdong. Lo hanno legato a zampe divaricate e gli hanno messo due cartelli al collo, uno con la scritta «Anche se mi picchiate a morte non ammetterò mai di essere un ladro»; un altro per dimostrare che invece la tortura funziona: «Non oserò farlo mai più». Il povero animale è morto.

Le foto, pubblicate sul sito di un quotidiano nazionale, sono diventate virali. Le proteste in rete sono arrivate a valanga. Perché, ha scritto qualcuno nei post «Si può uccidere un ratto, rapidamente con un colpo, ma non torturarlo».
«Anche se i topi sono nocivi, rispettate la vita». «Rubare il riso è nella natura dei roditori, lo fanno per vivere».
Ma l'assurda e spietata esecuzione ha anche trovato gente a favore: «Basta con questi amanti di ogni animale, se vi piacciono tanto i ratti che mordono e portano malattie prendeteveli a casa».

Le proteste per l'atrocità del gesto mettono in risalto una nuova sensibilità dei cittadini cinesi nei confronti del mondo animale. Certo, c’è molta strada da fare in un paese dove la polizia tortura anche gli umani per ottenere confessioni e dove si tengono fiere in cui vengono uccisi e venduti cani che poi finiscono in pentola, ma qualcosa si sta muovendo. Nel 2014 il governo ha abrogato la legge che imponeva alle industrie di provare i cosmetici sugli animali prima di metterli sul mercato. Ed è arrivata anche la promessa di mettere al bando in Cina il commercio di avorio, che spingeva la caccia di frodo agli elefanti in Africa.
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Il Mattino