La foto-story L'uomo che dorme con gli orsi: salvati 10 anni fa da un triste destino...

La foto-story L'uomo che dorme con gli orsi: salvati 10 anni fa da un triste destino...
Della serie: la gratitudine non è solo roba da cani. Gli orsi protagonisti di questa storia americana, sono stati salvati dieci anni fa quando erano piccoli orfani...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Della serie: la gratitudine non è solo roba da cani. Gli orsi protagonisti di questa storia americana, sono stati salvati dieci anni fa quando erano piccoli orfani destinati a uno squallido allevamento.

Jim Kowalczik e sua moglie Susan da 25 anni hanno creato un'oasi destinata proprio ad accogliere animali selvatici rimasti soli al mondo, ma già tanto abitutati all'essere umano da non poter rientrare nei propri habitat: l'Orphaned Wildlife Center a Otisville.

E così Jenny e Amy, due orsi bruni siriani dal peso di 680 kg l'uno, sono cresciuti amati e coccolati dalla coppia. Ma il rapporto che si è creato con Jim è così forte che l'uomo, come rivelano le foto scattate da sua moglie, riesce persino a schiacciare serenamente un ricco sonnellino accanto ai suo amici giganti.
Gli scatti hanno fatto il giro del web. E sulla pagina Fb del Centro, Susan commenta:   "L'ho beccato che dorme sul lavoro!" 
 




 


hjhjlòhjklhjkhjklòhjkl Leggi l'articolo completo su
Il Mattino