Dux, cane morto a Napoli: chiesta condanna a quattro mesi per il padrone

L'animale venne trovato, ridotto ormai allo stremo, all'interno di un garage di via Emilio Scaglione a Miano

Lasciò morire il suo cane: chiesta condanna per il padrone
Quattro mesi di reclusione e 7.000 euro di multa. È la richiesta di condannaavanzata al giudice monocratico del Tribunale di Napoli nei confronti di un napoletano residente...

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Quattro mesi di reclusione e 7.000 euro di multa. È la richiesta di condannaavanzata al giudice monocratico del Tribunale di Napoli nei confronti di un napoletano residente nel centro storico, accusato di essere stato responsabile della fine del suo cane, lasciato agonizzare in un garage tra atroci sofferenze. Sta per chiudersi dunque la vicenda giudiziaria scaturita dalla denuncia di alcuni volontari animalisti che nel luglio del 2019 intervennero per cercare di salvare Dux, un pastore tedesco abbandonato a se stesso con gravi infezioni agli occhi e una ferita aperta lungo la schiena, probabile conseguenza di un colpo di bastone.

L'animale venne trovato, ridotto ormai allo stremo, all'interno di un garage di via Emilio Scaglione, a Miano: lì il suo padrone lo aveva abbandonato a se stesso. Imemdiatamente scattò una catena di solidarietà tra i residenti della zona per cercare di salvargli la vita. Nonostante i soccorsi in due diversi ambulatori veterinari, Dux non ce la fece: troppo gravi quelle ferite che nessuno aveva curato per tempo. Scattò anche una denuncia: presso la Clinica Cavour i veterinari scoprirono infatti che la sfortunata bestiola era microchippata, e si risalì così all'identità dell'uomo che l'aveva abbandonata: il suo nome finì nel registro degli indagati della Procura di Napoli, e l'iter giudiziario è proseguito fino all'udienza nella quale il presunto responsabile dei maltrattamenti e della morte è imputato per la violazione dell'articolo 544 ter del codice penale che così recita: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro)».

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Il Mattino