Colpito dal bracconiere, Freccia può finalmente cercare casa

Colpito dal bracconiere, Freccia può finalmente cercare casa
Dal primo post dell’8 novembre scorso (le cui immagini lo immortalavano ancora con un arpione che lo passava da parte a parte) a quello del 7 gennaio (che annuncia la sua...

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Dal primo post dell’8 novembre scorso (le cui immagini lo immortalavano ancora con un arpione che lo passava da parte a parte) a quello del 7 gennaio (che annuncia la sua guarigione e la possibilità di adottarlo) sono passati due mesi.


Due mesi nei quali alla Clinica veterinaria Duemari non sono stati sempre sicuri che il bracco ce l’avrebbe fatta, o quantomeno che avrebbe ripreso le sue funzioni normali, come il potersi alimentare regolarmente. Due mesi nei quali per Freccia – sparato per giunta da distanza ravvicinata, verosimilmente da un bracconiere – ci sono stati interventi e Tac (polmone, esofago, diaframma, fegato erano stati tutti seriamente danneggiati), monitoraggi continui, bende e drenaggi; ma anche le prime passeggiate all’interno del centro, la conoscenza con gli altri animali ricoverati, e piano piano anche i primi pasti veri. 

E adesso può finalmente avere una casa – e anzi, la cerca e si spera qualcuno lo accolga al più presto. 
Freccia è uno dei casi più eclatanti trattati dalla Duemari, dopo quello di Palla – la cagnolina trovata a gennaio del 2016 con un laccio così tanto stretto attorno al collo da averla deformata, facendole gonfiare a dismisura la testa (peraltro mai più tornata del tutto a posto). Quella storia fece il giro del Paese divenendo orribilmente nota, ma ha anche dato vita a una onlus: “Effetto Palla” – ossia “una rete di strutture veterinarie e volontari che si occuperà di curare gli animali in difficoltà, quelli che vivono le peggiori situazioni in tutta Italia, non solo in Sardegna; di promuovere progetti, organizzare eventi di sensibilizzazione e svolgere azioni per fare concretamente il bene di quelli che ci piace chiamare animali di nessuno”. 

Del resto, non bisogna lasciarsi colpire solo dai casi più noti: alla clinica veterinaria di Oristano, animali abbandonati in cattive condizioni di salute o gravemente feriti ne arrivano continuamente – lì li chiamano affettuosamente “rottami”, li curano tutti con la medesima dedizione e per tutti si auspica un futuro migliore. Qualcuno non ce la fa, come la gattina Simply, ma per altri va meglio, come per Vasco Vandalino (vecchio e acciaccato, ma da novembre in una casa accogliente) o Piombo (impallinato e con una ferita alla testa), o ancora Tino che, nonostante non abbia del tutto risolto i suoi problemi alle zampe, è pronto per una famiglia che gli voglia bene. 


Chiunque volesse seguire e/o sostenere il lavoro della clinica e della onlus, può far riferimento alla pagina Fb della prima e al sito www.effettopallaonlus.it per la seconda.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino