​Gli orsi polari diventano cannibali a causa dei cambiamenti climatici e della carenza di cibo

Gli orsi polari diventano cannibali a causa dei cambiamenti climatici e della carenza di cibo
Nel giro di pochi decenni gli orsi polari potrebbero scomparire dalle alte latitudini a causa dello scioglimento del ghiaccio galleggiante nell'Artico. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel giro di pochi decenni gli orsi polari potrebbero scomparire dalle alte latitudini a causa dello scioglimento del ghiaccio galleggiante nell'Artico.

La carenza di cibo e lo sciogliemento di ghiaccio galleggiante, che funge da ponte per le regioni artiche ricche di foche e trichechi, ha portato questi animali a uccidere e divorare i loro simili. Per questi predatori il cannibalismo è un «fatto si verifica da tempo», stima l'ecologo russo Ilyá Mordvíntsev. Tuttavia lui e i suoi colleghi sono preoccupati per i casi sempre più frequenti di questo tragico comportamento.

«Possiamo notare come il cannibalismo sia in aumento», ha detto Mordvíntsev all'agenzia Interfax, citando una probabile causa del cambiamento: in alcune stagioni non c'è abbastanza cibo, qualcosa che fa sì che i maschi grandi attacchino le femmine e i cuccioli. L'esperto ha anche ammesso che «in precedenza non c'erano così tante persone nell'Artico a registrare così tanti casi di cannibalismo».
L'ecologo ha prestato particolare attenzione al passaggio tra l'estuario del fiume Obi e il Mare di Barents, dove si effettuava la navigazione solo per alcuni mesi all'anno, tuttavia negli ultimi anni le navi circolano continuamente tutto l'anno. 

Mordvíntsev ha aggiunto che da alcuni campioni di biomateriali raccolti lo scorso anno è emerso che molti orsi devono accontentarsi di «alimenti che non sono naturali per loro». Tuttavia nella sua spedizione, lo studioso non ha incontrato animali morti per sfinimento e in genere ha notato che erano in buone condizioni fisiche. D'altra parte, l'uomo ha ammesso che sono in aumento i casi in cui gli animali vanno nei villaggi e vagano lungo la costa.
Per il più grande predatore artico, resta essenziale la presenza del ghiaccio galleggiante che gli consente di migrare e cacciare foche. Purtroppo, invece, è stato registrato che negli ultimi 25 anni la superficie totale del ghiaccio artico alla fine dell'estate si è ridotta del 40%.


Il capo della spedizione alle alte latitudini dell'Istituto Scientifico dell'Artico e dell'Antartico, Vladimir Sokolov, ha condiviso con la stampa la previsione che quest'area continuerà a diminuire fino alla metà del XXI secolo. Quando lo strato freddo che ricopre il mare scomparirà, non ci sarà più ghiaccio nell'Artico e l'orso bianco scomparirà dalle alte latitudini. 
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino