MASSA LUBRENSE - Ogni anno circa 200 delfini vengono ritrovati morti, spiaggiati lungo le coste italiane a causa di virus, malattie ma anche per incidenti e interazioni con la...
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Life Delfi è un progetto cofinanziato dalla Commissione europea attraverso il programma LIFE, coordinato dal Cnr-Irbim e a cui collaborano Legambiente Onlus, Università di Padova e di Siena, quattro Aree marine protette (Punta Campanella, Isole Egadi, Tavolara – Punta Coda Cavallo, Torre del Cerrano), Filicudi Wildlife Conservation e il Blue World Institute (Croazia). Dalla Banca Dati Spiaggiamenti – gestita dal CIBRA (Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia) e dal Museo Civico di Storia Naturale di Milano – è possibile verificare il numero di spiaggiamenti e le varie specie di delfini: 221 spiaggiamenti nel 2016 di cui 74 tursiopi; 216 nel 2017 (89 tursiopi); 174 nel 2018 (67 tursiopi). Il numero degli spiaggiamenti totali dell’ultimo anno, il 2019, non è stato ancora ufficializzato ma le prime stime parlano di 240 cetacei di cui almeno 70 tursiopi morti sulle coste italiane. Dai report si evince che le morti causate dall'uomo sono seconde solo ai decessi provocati da malattie infettive. Oltre al tursiope l’altra specie più colpita è la Stenella striata.
Il progetto si propone di ridurre la mortalità dei delfini correlata alle interazioni con la pesca professionale con diverse attività lungo le coste tirreniche, del mar Adriatico e sul versante della Croazia. Questo per ottenere il duplice obiettivo di salvaguardare questi esemplari e limitare le perdite economiche dei pescatori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino