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Un piccolo centro vicino Como. Lurago d'Erba. Qui viveva fino a qualche giorno fa Cesare Porrati, pensionato di 85 anni trovato morto in casa. Con lui viveva un Rottweiler che è stato subito incolpato del decesso, dal momento che l'anziano mostrava segni di denti sul viso e sul corpo. Ma l’autopsia del medico legale, incaricato dal sostituto procuratore di Como Fadda, ha rivelato il contrario: l’uomo potrebbe essere morto per un malore e non per colpa del cane che solo in seguito, spaventato, ha cercato di scuotere il suo amico nel tentativo di rianimarlo.
Un tentativo che, a causa della forza stessa del cane e del timore che fosse accaduto qualcosa di brutto al suo padrone, potrebbe essere degenerato in quelle ferite che apparivano evidenti sul corpo accasciato a terra, al punto da non comprendere più se fossero la conseguenza di un’aggressione, e quindi la causa stessa della morte, o se di una condotta dell’animale subentrata dopo. Questa prima ipotesi, deve ancora essere confermata dai risultati degli esami per i quali saranno necessari alcuni giorni: prelievi e altri accertamenti clinici, ora inviati in laboratorio, i cui esiti saranno confrontati con l’esame svolto dal medico legale. Tuttavia, se questa ricostruzione sarà confermata, ne deriverà una conclusione decisamente meno dolorosa per i familiari dell’anziano, andato incontro a una morte naturale e non violenta. E poi al tentativo del cane di soccorrerlo.
Il Rottweiler è ora alla Asl, in custodia dai veterinari, in attesa appunto di capire meglio la faccenda. Il cane, cresciuto nella casa bifamiliare di famiglia, è di proprietà del figlio del pensionato, Angelo Porrati carabiniere del nucleo cinofili che ha alle spalle una lunga esperienza in fatto di gestione di cani.
È stato lui a trovare il padre quando è tornato a casa, ma l’uomo era ormai senza vita. Questi primi esiti clinici, sembrano sgombrare il campo dalla possibilità che sia stato il cane a uccidere l'anziano, stabilendo che Cesare Porrati è stato quasi certamente vittima di un malore. E quindi di un decesso avvenuto per cause naturali.
Facile fare subito due più due quando si ha davanti un Rott: i pregiudizi, la brutta e stupida fama e i falsi miti hanno sempre la strada spianata. Ma non stavolta.
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Il Mattino