Il Re Leone è tornato a ruggire al cinema e i risultati al botteghino parlano chiaro: un successo. Peccato che non si possa dire altrettanto per i suoi simili che, in...
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Il comunicato del WWF, non fa sconti e, al di là di percentuali che raccontano di un vero e proprio massacro, pone pesanti interrogativi sul futuro del vecchio re della foresta che, un giorno non troppo lontano, potrebbe sopravvivere soltanto in cattività o, peggio, al cinema. "Soltanto in Kenya, continua il comunicato, la popolazione dei leoni è diminuita del 40%.
Dai 750 esemplari presenti prima del 1994, si è arrivati a contare soltanto i 450 individui odierni". Chi o cosa uccide i leoni, e perché? E' noto che la perdita del loro habitat, ormai ridottissimo, sia da annoverare tra le cause che influiscono pesantemente sulla vita della fauna selvatica. A questo, basta aggiungere il bracconaggio, la caccia grossa e il traffico di ossa e pelli destinate soprattutto al mercato orientale, e la frittata è fatta. Di venticinquesimo in venticinquesimo? Sì, perchè sono trascorsi 25 anni dall'uscita nelle sale, del primo Re Leone targato Disney e se non si pone presto un freno al delirio che sta significando la fine di questa meravigliosa specie, sarà il disastro. Così, "fra 25 anni, conclude il WWF, potrebbe non esserci più alcun Simba da raccontare". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino