Scoppia la guerra dei sentier , vietai ai residenti e ai «nativi», come si chiamano colore che abitano e sono nati nel parco nazionale d'Abruzzo. Comitato...
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«L'approvazione, la pubblicazione e l'attuazione immediata del disciplinare in materia di accessibilità e di fruizione turistica dei sentieri del Pnalm, adottata dalla direzione dell’ente Parco - scrive Silvano Di Pirro (nella foto sotto) - è un gravissimo e arbitrario atto, che riporta di venti anni indietro i rapporti fra comunità locali ed ente Parco. I nativi e residente nell’area protetta, sono gli unici portatori e beneficiari dei diritti di uso civico, pertanto tutte le determinazioni che limitano e che comprimono questo inalienabile diritto, vanno preventivamente concordate con le comunità locali. Inoltre l'assenza degli strumenti di pianificazione previsti dalla legge, quali il Piano Parco e Piano Socio Economico, rendono il disciplinare adottato, suscettibile di ricorsi agli organi competenti».
Della questione, che ha suscitato non poche polemiche e malumori nella capitale del Parco, vale a dire Pescasseroli, se ne parlerà lunedì 2 agosto alle ore 17 nei giardini di Via Santa Lucia, in occasione di un’assemblea pubblica, aperta a tutti. Il presidente della Comunità del Pnalm, Antonio Di Santo, in accordo con il presidente, Giovanni Cannata e il direttore, Luciano Sammarone, approfondiranno ed esamineranno insieme, tutte le eventuali proposte avanzate, relative all’ordinanza contestata. «La nuova disciplina- si legge nella nota del Parco- non significa, nel modo più assoluto, nuovi e più stringenti divieti, ma piuttosto una razionalizzazione, riorganizzazione e aggiornamento delle norme vigenti, rendendole coerenti con gli utilizzi che oggi residenti, operatori turistici e visitatori fanno del territorio ricadente nel Parco». Sonia Paglia Leggi l'articolo completo su
Il Mattino