Il lockdown per via dell’emergenza coronavirus potrebbe aver cambiato la vita non solo del genere umano, ma anche di alcuni animali, tra cui i ratti. Secondo un articolo di...
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Con i rifiuti prodotti dai grandi assembramenti infatti i ratti avevano una enorme fonte di cibo, e ora gli scienziati pensano che per sopravvivere i roditori siano migrati in altri luoghi e poi passati al cannibalismo: questa novità potrebbe portare in futuro ad una razza di ratti più intelligente ma soprattutto più aggressiva.
Nello scenario migliore, secondo Parsons, i topi diventeranno di meno e si riprodurranno meno: ma in futuro, a lungo termine, potrebbe nascere una nuova razza di topi più forte. «Si uccidono a vicenda, ma il problema è che non appena troveranno nuovo cibo diventeranno più intelligenti e resistenti rispetto ai topi di basso rango che cercano di entrarci in casa». Inoltre, anche se non ci sono casi di ratti con il Covid-19, potrebbero comunque diffondere altre malattie. La soluzione è quella di aumentare i controlli e le derattizzazioni per evitare di venire a contatto con i roditori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino