Rinoceronte bianco, fecondati in Italia 4 nuovi embrioni per salvarlo dall'estinzione: due gli esemplari rimasti

Embrioni creati in laboratorio per salvare rinoceronte bianco dall'estinzione
Per salvare il rinoceronte bianco del nord, quattro nuovi embrioni sono stati creati dal consorzio BioRescue. Ora il team del progetto internazionale, una...

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Per salvare il rinoceronte bianco del nord, quattro nuovi embrioni sono stati creati dal consorzio BioRescue. Ora il team del progetto internazionale, una collaborazione coordinata dal Leibniz Institute di Berlino con la partnership del dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell'università di Padova, si prepara ai prossimi passi dell'importante missione. Tra marzo e aprile, gli ovociti sono stati raccolti in Kenya, mentre la fecondazione in vitro e la crioconservazione degli embrioni è avvenuta nel laboratorio di Avantea in Italia. Inoltre, il team ha confermato il successo della sterilizzazione del maschio del rinoceronte bianco del sud Owuan, eseguita a dicembre 2020.

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Owuan sarà ora introdotto nel recinto con le femmine di rinoceronte bianco del sud di Ol Pejeta che sono state identificate come potenziali madri surrogate per la futura prole di rinoceronte bianco del Nord. Le femmine Najin e Fatu a Ol Pejeta Conservancy, Kenya, sono gli unici rinoceronti bianchi del nord rimasti al Mondo. L’ateneo patavino si occupa della valutazione etica. Segue il progetto la professoressa Barbara de Mori, direttrice del laboratorio di etica per la medicina veterinaria, la conservazione e il benessere degli animali e docente di bioetica animale.

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«Si tratta di un progetto di emergenza che viene portato avanti su più fronti, ed è molto importante riuscire a raggiungere dei risultati entro breve tempo», spiega De Mori. A fine marzo 19 ovociti sono stati prelevati da Fatu utilizzando una sonda guidata da ultrasuoni, dopo che l'animale è stato sottoposto ad anestesia generale. Dopo l'incubazione degli ovociti in laboratorio, 14 sono stati fecondati con lo sperma scongelato di Suni, ormai deceduto. Quattro si sono sviluppati in embrioni vitali che sono ora conservati in azoto liquido insieme ai cinque già creati in precedenza.

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Il Mattino