Tartarughe marine sempre più a rischio: crescono le iniziative per la loro tutela

Tartarughe marine sempre più a rischio: crescono le iniziative per la loro tutela
Gli ultimi rinvenimenti di carcasse di tartarughe marine, avvenuti appena qualche giorno fa a marina di Lizzano e a Torre Ovo, affiorate tra i bagnanti, dimostrano il...

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Gli ultimi rinvenimenti di carcasse di tartarughe marine, avvenuti appena qualche giorno fa a marina di Lizzano e a Torre Ovo, affiorate tra i bagnanti, dimostrano il crescente rischio per queste specie di animali. Da diversi anni la tartaruga Caretta Caretta predilige le spiagge ioniche per fare il nido e dare alla luce le piccole tartarughe che poi prenderanno il largo. Solo che, al contempo, aumentano anche i casi di quelle che non ce la fanno e arrivano ormai morte, quasi sempre a causa di plastiche e microplastiche ingerite.

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Per proteggerle sono in corso da anni campagne di sensibilizzazione ed è dei giorni scorsi, quella lanciata da Legambiente. E’ stata denominata “tartalove”, l’iniziativa che coinvolge ambientalisti e titolari di lidi privati. «L’enorme sforzo richiesto per proteggere le tartarughe marine richiede molti alleati. Infatti da quest’anno a Campomarino di Maruggio – spiega il presidente della locale sezione di Legambiente, Gianfranco Cipriani - si potrà contare sull’aiuto di alcuni gestori di stabilimenti balneari che hanno aderito al progetto “Lidi amici delle tartarughe marine”».

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L’iniziativa permetterà agli stabilimenti di unirsi sotto un unico vessillo di riconoscimento. In tal modo, i gestori si impegneranno ad adottare regole “tartafriendly” e ad adoperarsi nella sensibilizzazione del pubblico verso questi meravigliosi e fragili animali marini. I lidi inoltre, si impegneranno anche nella collaborazione con centri di recupero delle tartarughe sparsi sul territorio. Gli stabilimenti prescelti per la stagione 2021 secondo appositi criteri di valutazione sono il Tuareg, il Paradise, il lido dei Cavalieri ed il Posto 9. «Legambiente – sottolinea il presidente Cipriani - è da anni attivamente impegnata nella salvaguardia delle tartarughe marine attraverso un’azione integrata che prevede attività di recupero e cura, controllo delle aree di nidificazione, monitoraggio dei nidi, attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei pescatori, dei turisti e delle popolazioni locali. Per ridurre la mortalità di questi animali, sono stati istituiti centri di recupero e primo soccorso, veri e propri ospedali dove le tartarughe in difficoltà vengono curate, riabilitate e restituite al mare».

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Il Mattino