Subacquei contro un torneo di pesca, i partecipanti fanno trovare una testa di squalo sull'auto: choc in Australia

La testa di squalo fatta ritrovare sull'auto del diving center. (Immag diffusa sui social da Madison Stewart e dal Woebegone Freedive)
La loro colpa era stata quella di esprimere il proprio dissenso sui social. Sì perché per i subacquei e gli operatori del Woebegone Freedive, piccolo diving center...

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La loro colpa era stata quella di esprimere il proprio dissenso sui social. Sì perché per i subacquei e gli operatori del Woebegone Freedive, piccolo diving center australiano di Huskisson, località del Nuovo Galles del Sud, quel torneo di pesca allo squalo che si teneva nella Jervis Bay, la splendida baia a sud di Sidney, era qualcosa di sbagliato che non rispettava l'ambiente marino. Poche parole che, evidentemente, sono state sufficienti a scatenare la rabbia di qualcuno dei partecipanti al torneo che ha pensato bene di catturare uno squalo, un tigre, ucciderlo e tagliargli la testa per piazzarla sul cofano dell'automobile dei proprietari del centro diving.

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Testa di squalo su un'auto

Un macabro rinvenimento che ha lasciato senza parole i responsabili del centro, vittime di quello che è apparso a tutti un avvertimento dai toni criminali. «Danneggiamento di proprietà, vandalismo e smembramento di animale selvatico», questo il commento di Madison Stewart, nota ambientalista da tempo impegnata nella salvaguardia degli squali, che sta proseguendo il lavoro del compianto Rob Stewart morto in mare proprio nel corso dei suoi studi legati ai predatori marini. Così, mentre le immagini dell'episodio fanno il giro del mondo, i responsabili del diving center non si capacitano di quanto accaduto: «Perché reagire in questo modo così orribile?».

 

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Il Mattino