Ucraina, anche un leone tra i feriti dall'attacco missilistico su Kiev

Pretzel, il leone ferito (immag diffuse da UAnimals sui social)
La guerra degli uomini non risparmia nessuno. Tanto meno gli animali. Lo sa bene chi, come Natalia Popova dallo scoppio del conflitto è in prima linea per soccorrere e dare...

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La guerra degli uomini non risparmia nessuno. Tanto meno gli animali. Lo sa bene chi, come Natalia Popova dallo scoppio del conflitto è in prima linea per soccorrere e dare rifugio agli animali rimasti soli, feriti o intrappolati. Con la sua fondazione, la Save Wild Found, assieme ad associazioni che operano sul campo come UAnimals, che ha diffuso le immagini che pubblichiamo, è riuscita a salvare centinaia di animali di tutte le specie. Siano esotiche o domestiche, infatti, per lei non fa differenza. Come Pretzel, il leone ospitato momentaneamente in un rifugio della fondazione nei pressi di Kiev che è rimasto ferito a seguito dell'ultimo attacco missilistico russo che ha colpito la capitale ucraina.

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Il leone, infatti, terrorizzato dalle esplosioni che hanno seminato la morte tra la popolazione, ha tentato inutilmente la fuga. Una lotta per la sopravvivenza che però e per certi versi fortunatamente, non ha avuto alcun esito se non le profonde ferite riportate. Nel rifugio fondato dalla Popova, durante i lunghi mesi di un conflitto che sembra non avere fine, oltre a leoni e tigri e leopardi ed orsi provenienti dalle più diverse e drammatiche situazioni, si sono avvicendati anche lupi, cervi, asini, cani ed altri animali domestici. Una sorta di nuova Arca di Noè che, tra mille difficoltà, continua a rappresentare pressoché la sola speranza di vita per tutti gli animali dimenticati di quel territorio martoriato, vittime inconsapevoli della bramosia umana.

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Il Mattino