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Una tempesta sul web, accuse di cannibalismo, un’ex moglie che ci mette il carico da 11, un lavoro perso e il dilemma di sempre: è tutto vero o si tratta della solita, incontrollabile deriva social in cui realtà e finzione, informazione e fake news rischiano di confondersi? Al centro del caso che sta incendiando il mondo del cinema è l’attore americano Armie Hammer, 34 anni, occhi azzurri e capelli biondi, lanciato dal film-Oscar di Luca Guadagnino “Chiamami con il tuo nome” in cui interpretava il seducente prof che fa innamorare il giovane Timothée Chalamet.
I MESSAGGI CHOC Scritturato come protagonista maschile della commedia romantica “Shotgun Wedding” accanto a Jennifer Lopez, Armie ha rinunciato al ruolo dopo che gli sono state attribuite delle chat-choc su Instagram: «Sono al 100 per cento cannibale, voglio mangiarti e bere il tuo sangue», avrebbe scritto l’attore ad unadonna, «fa paura ammetterlo. Non l’ho mai ammesso prima. Ho estratto il cuore di un animale ancora vivo, una volta, e l’ho mangiato mentre era ancora caldo. Sono così eccitato al pensiero di tenere il tuo cuore e controllare quando batte». Hammer come Hannibal Lecter? Non c’è nessuna certezza che a postare quelle frasi sconvolgenti, sia pure partite dal suo profilo social e accompagnate da grafici di atti sessuali cannibalistici, sia stato proprio l’attore. Del resto lui nega tutto parlando di «attacchi viziosi e falsi contro di me», insomma «stronzate» a cui non vorrebbe ribattere.
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Ma, alla luce della tempesta mediatica che si è scatenata dividendo il web tra innocentisti e colpevolisti, «non posso lasciare i miei figli per quattro mesi, in buona coscienza, per girare un film nella Repubblica Dominicana», ha dichiarato, aggiungendo di essere grato alla produzione Lionsgate «che mi sta supportando». E che si è espressa ufficialmente: «L’inizio delle riprese è imminente e Armie ha chiesto di non partecipare al film, noi lo sosteniamo nella sua decisione». È partita quindi la caccia al suo sostituto. A rendere il caso ancora più incandescente sarebbe l’ex moglie di Hammer, Elizabeth Chambers: avrebbe dichiarato agli intimidi essere «sotto choc e disgustata», incline a credere al presunto cannibalismo dell’attore da cui si è separata lo scorso luglio dopo 10 anni di matrimonio e due figli.
I COMMENTI E ora deflagra l’accusa di cannibalismo. Guadagnino, che ha proiettato l’attore nello star system, non intende commentare. E Fabio Resinaro, il regista che in coppia con Fabio Guaglione nel 2016 ha diretto Hammer nel film“Mine”, molto apprezzato dalla critica internazionale, pur non entrando nel merito delle accuse, dice: «L’Armie che ho conosciuto io è un attore di grande talento che ha accettato con entusiasmo il nostro progetto, sebbene a basso budget, e si è reso ultra-disponibile: la sera aiutava gli elettricisti a caricare i camion». In questo momento Hammer è in tantissimi film. Sono inoltre in cantiere una serie tv e il sequel del film di Guadagnino. Ma alla luce dello scandalo, fondato o gonfiato che sia, il futuro dell’attore appare quanto mai incerto.
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Il Mattino