Morta Claire Bretécher, regina del fumetto francese, l'ironica creatrice de "I frustrati". Fra le poche donne a imporsi nel mondo dei fumetti degli anni...
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Con il suo tratto essenziale ed espressivo, Claire Bretécher ha raccontato con i tormenti e le contraddizioni di femministe e intellettuali di sinistra, adolescenti capricciosi e donne in crisi, con uno sguardo autoironico e divertito, una sua prospettiva molto personale e femminile, graffiante ma mai cattiva. I suoi personaggi de "I frustrati", "Agrippina" e "Cellulite" hanno anticipato spesso temi controversi, come la procreazione assistita, tanto che nel 1976 il filosofo Roland Barthes la definì "sociologo dell'anno".
Nata nel 1940 a Nantes, Claire Bretécher si trasferì a 19 anni a Parigi per sfuggire alla famiglia e la provincia che le stavano strette, spinta dalla sua passione per il disegno. Fra le poche donne in un universo maschile, comincia a lavorare nel 1963 con René Goscinny l'autore dei testi di Asterix e Lucky Luke. Ha collaborato con le principali testate del fumetto francese - Tintin, Spirou e Pilote - ma è stata anche fra i fondatori de L'Echo des Savanes. E per anni le sue strisce de "I Frustrati" sono state pubblicate sul settimanale "Le Nouvel Observateur". Nel 2015 il Beaubourg le ha dedicato una mostra a Parigi. Bretecher amava anche dipingere quadri nella sua casa di Montmartre, dove viveva con il marito Guy Carcassone e godeva di una splendida vista su Parigi.
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Il Mattino