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Gessica Malaj, 16 anni, frequentava il liceo classico Fiani-Leccisotti a Torremaggiore, 16.000 abitanti in provincia di Foggia. Lì dove ha perso la vita, uccisa insieme a Massimo De Santis, 51enne del posto, e titolare di un bar. La ragazza ha difeso la madre, secondo quanto trapela, dalla furia del padre. L'uomo era stato ucciso pochissimi minuti prima. Alla base del gesto ci sarebbe la gelosia.
Gessica Malaj, dolore sui social
«Piccola» e «figlia». Sono le parole, cariche di inatteso dolore, che ricorrono sui social per definire Gessica, la 16enne brutalmente uccisa la notte scorsa a Torremaggiore, nel Foggiano, dall'uomo che più di tutti avrebbe dovuto proteggerla: suo padre. È stato lui a mettere fine al suo domani. Ha cancellato a colpi di fendenti i sogni di una ragazzina che frequentava il terzo anno dell'istituto statale di istruzione secondaria superiore Fiani-Leccisotti. La ragazza era iscritta al liceo classico e domani il suo banco resterà vuoto. È stata uccisa mentre cercava di difendere sua madre dalla furia del marito, il 45enne Taulant Malaj, che voleva ammazzarla perché convinto che lo tradisse con il vicino di casa, il 51enne Massimo De Santis, anche lui ucciso a coltellate dall'uomo originario dell'Albania. «Era molto legata a sua madre ed era sempre sorridente», ripetono le sue amiche.
Gessica Malaj, compagni terrorizzati
I compagni di classe di Gessica sono «terrorizzati» da una disgrazia difficile da accettare.
Gessica Malaj, dolore a scuola
«Era una figlia della nostra comunità scolastica e umana», dice della ragazza il dirigente scolastico Carmine Collina. «Il Fiani-Leccisotti, all'unisono con l'USR Puglia e l' UST di Foggia, esprime dolore e sconcerto per la terribile notizia della scomparsa della studentessa Jessica Malaj, una figlia della nostra comunità scolastica e umana. In questo momento di smarrimento e profonda commozione, si invitano studenti, docenti e famiglie ad una partecipazione rispettosa e responsabile», si legge in una nota del preside.
«Torremaggiore oggi piange per due giovani vite strappate via in una terribile tragedia che non può lasciarci indifferenti. Faccio appello al senso di responsabilità di ognuno e chiedo il massimo rispetto per le famiglie coinvolte. Invito chiunque abbia ricevuto video e/o immagini inappropriate, a bloccare immediatamente questo tam tam di messaggi contenenti quanto sopra», ha scritto il sindaco di Torremaggiore Emilio Di Pumpo.
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Il Mattino