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Malore improvviso per Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, a poco più di un'ora dall'inizio del match tra Atalanta e Fiorentina. La partita è stata rinviata su decisione della Lega Serie A e il dg della Viola è stato trasportato d'urgenza in ospedale. Si attendono sviluppi sulle sue condizioni.
Joe Barone colpito da malore, trasportato d'urgenza in ospedale: rinviato il match con l'Atalanta
Chi è Joe Barone
«In questi anni lui mi ha dato una grossa mano ed è giusto dargli un meritato riconoscimento, quindi da oggi sarà il nuovo direttore generale della Fiorentina ed entrerà nel consiglio di amministrazione».
La carriera
Nato a Pozzallo, in Sicilia, il 20 marzo 1966 Barone all'età di 8 anni si è trasferito con la famiglia negli Stati Uniti, a Brooklyn. Terminati gli studi ha iniziato una carriera nel settore bancario-finanziario interrotta dopo l'incontro con il magnate italocalabrese che lo ha inserito nella sua società di telecomunicazioni Mediacom e successivamente lo ha nominato vicepresidente nel 2017 dei New York Cosmos, subito dopo averne acquisuito la quota di maggioranza salvandoli dal fallimento. Il manager siciliano, sposato alla signora Camilla che gli ha dato quattro figli (Pietro che un anno fa lo ha reso nonno, Salvatore, Giuseppe ex calciatore di Ascoli, Perugia e Salernitana, e Gabriella) è insomma l'uomo di Commisso in tutto e per tutto nel mondo del calcio. Difatti l'imprenditore, dopo averlo inviato a Firenze in sua vece in attesa di chiudere la trattativa con i Della Valle, gli ha poi affidato la gestione e conduzione della Fiorentina fin dai primi tempi, a dimostrazione della completa fiducia e stima. È Barone a rappresentare il club viola nei consigli di Lega, è sempre lui a occuparsi in prima persona del mercato ma pure dei progetti del Viola Park e della vicenda stadio. In alcuni casi le sue decisioni e le sue esternazioni hanno suscitato critiche e polemiche ma Commisso si è sempre schierato dalla sua parte: «Più i miei dirigenti vengono criticati, più Rocco starà loro vicino, questo è il mio metodo» ha sempre risposto il patron viola.
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