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CONFERME E RISCONTRI
Una versione ancora tutta da verificare, confermata due giorni fa dalla presunta vittima durante le tre ore trascorse negli uffici della questura di Milano. Dopo la sua ricostruzione e quella di tre amiche, altri avventori del locale sono stati chiamati a rispondere alle domande di inquirenti e investigatori. Nessun riscontro, invece, da una prima analisi delle telecamere di videosorveglianza, né da quelle di via Merlo davanti alla discoteca né da quelle presenti nella zona dell'abitazione di Leonardo. Sono ancora tanti i dubbi sugli spostamenti dei due ragazzi e sulle condizioni psicofisiche della 22enne, che fin dal giorno seguente ha sospettato di essere stata «drogata».
A fare una primissima "indagine" su quanto accaduto, infatti, sarebbe stata proprio la ragazza, che più avanti potrebbe essere ascoltata di nuovo.
L'IPOTESI DEL COCKTAIL
Le ragazze continuano a parlare, cercando di ricostruire i vari momenti nel locale. L'altra racconta alla 22enne di essersene andata in taxi intorno alle 3, mentre lei avrebbe espresso il desiderio di restare. Giungono alla conclusione che Leonardo possa averle somministrato una sostanza tramite il cocktail. Alle due sembra l'unico modo per spiegare il comportamento della giovane. Ma tra le 3 e le 6, quando sarebbe salita in auto con l'ex compagno di liceo e un amico deejay, la ragazza non ha idea di cosa possa essere accaduto. Sa soltanto che qualcuno deve averla vista in quelle condizioni e prova «vergogna». Ma proprio questo aspetto adesso potrebbe dare una svolta alle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dalla pm Rosaria Stagnaro. Il secondo passo fatto dalla 22enne, a quel punto, è stato quello di recarsi presso la clinica Mangiagalli di Milano per farsi visitare. Dagli esami è risultata positiva alla cocaina, alla cannabis e alle benzodiazepine. Tutte sostanze che sembrerebbe aver assunto di sua volontà, compreso l'ansiolitico. Ciò che non sarebbe ancora stato chiarito, però, è se la quantità corrisponde a quella del farmaco. Giorni dopo l'episodio, ha quindi deciso di presentare la denuncia, arrivata sul tavolo dei magistrati lo scorso 3 luglio. A quanto emerge dalle chat, la stessa amica le suggerisce di farlo: «è giusto che denunci la cosa, però stai veramente attenta, suo padre è il presidente del Senato».IL TELEFONO
Gli inquirenti stanno valutando la possibilità di sequestrare il telefono di Leonardo - fino ad adesso non ancora analizzato -, ma sembrerebbero esserci alcuni vincoli giuridici legati proprio alla carica di Ignazio La Russa. Nel frattempo è al vaglio anche la posizione del deejay Nico, il secondo ragazzo con il quale la giovane avrebbe avuto rapporti quella notte. Identificato nei giorni scorsi, al momento non risulta indagato. Leggi l'articolo completo suIl Mattino