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Sono ancora troppe le zone d’ombra che avvolgono la morte di Monica Sirianni, 37 anni, ex star del Grande Fratello, deceduta lo scorso 5 maggio a Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro. E così la procura della Repubblica di Lamezia Terme ha deciso di aprire un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità nel prematuro decesso della donna. Sul corpo dell’ex concorrente dello show di Mediaset, il sostituto procuratore della Repubblica, Marica Brucci, ha disposto l’esame autoptico, già eseguito presso l’obitorio dell’ospedale di Lamezia Terme. Adesso si attendono i risultati che saranno comunicati alla Procura della Repubblica nelle prossime settimane. All’autopsia ha assistito anche un perito di parte nominato dai legali dei familiari di Monica.
L’inchiesta è stata aperta d’ufficio dopo che sul tavolo del sostituto procuratore sono arrivate le risultanze dei rilievi dei carabinieri della Compagnia e del Nucleo investigativo dei carabinieri di Soveria Mannelli, anche se, secondo quanto è stato possibile apprendere, anche i genitori della 37enne avevano comunque provveduto ad una denuncia.
I FATTI
Il 5 maggio scorso Monica Sirianni si trovava in un bar di Soveria Mannelli insieme ad un gruppo di amici quando, secondo le ricostruzioni, ha avvertito un malore nel bagno del locale.
LA TV
Nel 2011, all’età di 25 anni, Monica aveva partecipato al Grande Fratello, nell’edizione condotta da Alessia Marcuzzi con Alfonso Signorini nel ruolo di opinionista. L’edizione fu vinta da Sabrina Mbarek, ma gli appassionati del reality show ricorderanno gli scontri che Monica ebbe con il fidanzato Diego Bevilacqua.
Lei iniziò una relazione con Fabrizio Conti, conosciuto nella casa di Cinecittà. Dopo l’eliminazione dal programma e l’addio al piccolo schermo, la ragazza era tornata a insegnare inglese. A Soveria Mannelli la comunità è ancora scossa per quanto accaduto: chi ha conosciuto Monica parla di una donna che amava gli animali, in particolare i cani, con i quali spesso si fermava a giocare lungo le strade del paese. Ora saranno la risultanze dell’autopsia e la relazione del medico legale incaricato a diradare tutti i dubbi sul decesso della 37enne.
Soltanto dopo la deposizione delle risultanze autoptiche il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, Marica Brucci, titolare del fascicolo, deciderà se archiviare la morte di Monica Sirianni come evento naturale, oppure andare avanti nelle indagini per cercare di capire cosa sia davvero successo. Va ricordato però che negli attimi immediatamente successivi alla morte della donna, e dopo una serie di primi accertamenti avviati dai carabinieri di Soveria Mannelli, era stata esclusa dagli inquirenti la responsabilità di terzi. Ma resta un grosso punto interrogativo legato alle condizioni di salute della donna che erano ottime. In assenza dunque di qualche sintomo che potesse far presagire una morte così improvvisa, la procura spera di avere dall’autopsia qualche indicazione in più per risalire alla causa di una morte al momento inspiegabile. Analizzati i risultati dei medici legali, il corpo di Monica sarà poi seppellito a Sidney per volontà dei genitori, che vivono in Australia e che aspettano di dare l’estremo saluto alla loro figlia.
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Il Mattino