Quest’anno la XXIII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie arriva come un ponte tra la provincia di Napoli e di...
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Attraverseremo le strade in corteo non solo per denunciare questi pericolosi intrecci, ma per liberare Scafati. In una delle città medaglia d’oro della Resistenza al nazifascismo, vogliamo portare una nuova resistenza: quella delle cittadine e dei cittadini che alzano la testa con dignità per chiedere giustizia sociale, sviluppo e legalità per il proprio territorio. Nonostante la scelta di territori di provincia per la manifestazione del 21, vogliamo parlare a tutte le cittadine e i cittadini campani. Non è solo Scafati, o l’agro nocerino, a vivere il dramma dello scioglimento dei Comuni per infiltrazione mafiosa, né tantomeno quello della devastazione ambientale o del caporalato. Sono sette i Comuni sciolti per infiltrazione camorristica dal 2015 in Campania, nella regione che detiene il primato in Italia per numero di Comuni sciolti dal 1991 ad oggi; continuiamo a pagare sulla nostra pelle il prezzo dei crimini ecomafiosi; i migranti, da Nord a Sud della Campania, sono sfruttati dal quel cancro che chiamiamo caporalato. Scegliere di scendere in piazza a Scafati è quindi un vero atto di coraggio: quello di chi non vuole parlare di camorre soltanto quando c’è un atto di violenza da raccontare, ma di chi vuole mettere a nudo le contraddizioni profonde che rafforzano il crimine organizzato nella nostra regione: gli affari, gli intrecci politici, il potere economico. Nella piazza dove si concluderà la giornata, leggeremo tutti gli oltre novecento nomi di vittime innocenti delle mafie; lo faremo in contemporanea con altre decine di piazze in giro per l’Italia, in connessione con Foggia, la città simbolo della giornata nazionale di quest’anno. Ricorderemo le vittime innocenti di tutta Italia, a partire da quelle del territorio: Marcello Torre, Tonino Esposito Ferrajoli, Marco Pittoni, e tante e tanti altri di cui ancora non conosciamo il nome.
Il 21 di marzo sarà il primo giorno di primavera. Sarà un giorno di festa e di speranza: ogni volta che il 21 marzo attraversa la città, qualcosa di profondo cambia, resta una consapevolezza, una speranza, una coscienza collettiva che si fa motore di cambiamento. È il potere, il miracolo che la memoria è capace di lasciare nei territori. Siamo convinti che anche per Pompei, anche per Scafati sarà così.
* Referente regionale Libera Campania Leggi l'articolo completo su
Il Mattino