#Noninvano, in mostra 106 foto di vittime innocenti della criminalità

#Noninvano, in mostra 106 foto di vittime innocenti della criminalità
#NONINVANO. E' la mostra promossa dalla Fondazione Polis della Regione Campania, dall'associazione Libera e dal Coordinamento campano dei familiari delle vittime...

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#NONINVANO. E' la mostra promossa dalla Fondazione Polis della Regione Campania, dall'associazione Libera e dal Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. Non si tratta di immagini qualunque. Sono 106 foto di vittime innocenti della criminalità, 212 occhi di martiri della nostra terra, di persone “morte per la democrazia del nostro Paese”, come ama ripetere il fondatore di Libera don Luigi Ciotti.




Quei volti sono ancora affissi sulle quattro facciate di Palazzo Santa Lucia e sono stati installati sulla facciata di Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito dal 17 aprile al 30 giugno scorsi. Sono le immagini delle anime dei nostri cari, ai quali la brutalità e l'efferatezza del crimine ha sottratto il futuro ma non potrà mai sottrarre il sorriso. Sono volti sorridenti, perché i nostri cari profumano di vita. Le vittime innocenti della criminalità, tutte, quelle uccise perché avevano osato sfidare la camorra o morte nell'assolvimento del proprio dovere, quelle assassinate dal terrorismo o dalla criminalità cosiddetta comune, simboleggiano realmente l'esistenza, fatta di valori semplici ed essenziali, di sogni e aspirazioni, di dolore e voglia di riscatto. Quei volti sono un monito per le Istituzioni e un grido di allarme per i cittadini, spesso distratti, ignari di quello che accade intorno a loro in quest'epoca che tende a bruciare tutto in fretta, compreso il senso della memoria. Il titolo del progetto racchiude in sé la molteplicità di significati e di ideali che lo caratterizzano: #NONINVANO, perché le nostre vittime non sono state uccise invano.



Noi, familiari delle vittime innocenti della criminalità, lo ripetiamo ogni giorno, lo diciamo nelle scuole, ai ragazzi. E' questa convinzione assoluta che guida il nostro percorso e che ha fatto nascere un Coordinamento unico in Italia, nonché una Fondazione regionale appositamente dedicata all'aiuto alle vittime innocenti di criminalità, oltre che ai beni confiscati, la Fondazione Polis. Questa stessa convinzione ha trovato conferma a seguito della rimozione delle immagini di quei volti dalla facciata di Palazzo Reale a Napoli. Si è generato un senso di scoramento e di vuoto, ma anche un moto di reazione, innanzitutto da parte delle Istituzioni, che hanno voluto a tutti i costi ricollocare i volti delle nostre vittime in un altro luogo simbolico della cultura e della storia della nostra regione, la Reggia di Caserta. Sulla facciata della Reggia, la mostra #NONINVANO è stata installata dal 18 settembre al 4 novembre scorsi, suscitando l'attenzione e scuotendo le coscienze di tanti cittadini. Nel volto di mio figlio Paolino e delle altre vittime c'è la consapevolezza di aver dato la vita per un ideale, di aver stimolato le coscienze delle forze sane della società, che non possono e non devono più voltarsi altrove o mostrare indifferenza. Noi ne siamo certi: i nostri cari sono morti #NONINVANO.



Chiediamo a tutti di non dimenticare quei volti. Li abbiamo affidati alle preghiere di Papa Francesco, venuto a Napoli il 21 marzo scorso, una data non casuale perché da 20 anni simbolo della Memoria e dell'Impegno per le vittime innocenti di criminalità. “Papa Bergoglio ci invita a guardare il Cielo senza trascurare le cose della Terra”, ha affermato con forza don Luigi Ciotti. I volti dei nostri cari sono il miglior viatico per saldare la Terra e il Cielo, per unire impegno e speranza e realizzare il sogno di una Napoli e di una Campania nelle quali in un tempo non lontano non dovremo più piangere il sacrificio di altri innocenti. Questo è il senso di #NONINVANO, di quei volti e di quegli occhi che riaprono ferite mai chiuse, danno senso al dolore e inneggiano alla vita. Per questo ribadiamo l'esigenza di non disperdere questo straordinario patrimonio di memoria, impegno e riscatto sociale. Lo dobbiamo a tutte le nostre vittime e a chi lotta senza soluzione di continuità per un futuro migliore. Siamo grati alle Istituzioni, tutte, per gli sforzi messi in campo in questi mesi a beneficio del progetto #NONINVANO. Chiediamo ora un ulteriore, significativo colpo di reni, per offrire adeguate condizioni di sicurezza ai cittadini che vivono in contesti territoriali a rischio e per garantire la tutela giuridica di tutte le vittime innocenti della criminalità, come prescritto da tanti, troppi anni dall'Europa. E' giunto il momento per il nostro Paese di sanare questa ingiusta inadempienza e di mostrare un volto nuovo, che non sia solo mafia, camorra, delinquenza, criminalità. Un volto che ricordi quelli dei nostri cari, uccisi #NONINVANO.







Alfredo Avella



Presidente Coordinamento campano familiari vittime innocenti della criminalità Leggi l'articolo completo su
Il Mattino