Conte mette "a dieta" gli Stati Generali: niente cene di gala e chef stellati

Solo acqua minerale, caffè e qualche stuzzichino. Come in un vero conclave, complice le "restrizioni" igienico-sanitarie contro il Coronavirus, agli Stati...

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Solo acqua minerale, caffè e qualche stuzzichino. Come in un vero conclave, complice le "restrizioni" igienico-sanitarie contro il Coronavirus, agli Stati Generali dell'economia non ci saranno pranzi, né cene di gala, men che mai buffet. Il premier Giuseppe Conte è costretto a mettere a dieta i suoi ospiti convocati nei prossimi giorni a Villa Doria Pamphilj per discutere della ripartenza post Covid. Per l'occasione il presidente del Consiglio ha chiesto un catering molto leggero e sobrio con mini piattini.


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Si tratta di una sessione di lavoro, in un momento molto delicato per il Paese alle prese con un'emergenza sanitaria ed economica senza precedenti, non c'è nessuna intenzione di fare show o passerelle, precisano in ambienti governativi. Insomma, al Casino del Bel Respiro, detto anche dell'Algardi dal nome dell'architetto-scultore bolognese che ha curato la realizzazione, Conte sta cercando di fare tutto all'insegna del low profile, a cominciare dal cibo che sarà offerto agli invitati. Oggi, a maggior ragione a causa del Covid-19, sono finiti i tempi di pranzi d'onore e cene con più portate.
 

Ai fornelli non ci saranno chef stellati come Gianfranco Vissani quando cucinò per Massimo D'Alema premier e i suoi ospiti internazionali a Villa Madama o Massimo Bottura, che 'apparecchiò' nel 2015 il tavolo della cena nella sua 'Osteria Francescanà, a Modena, per Matteo Renzi e il presidente francese Francois Hollande. Niente menu tricolore, must dei governi Berlusconi: il Cav offriva ai capi di Stato e di governo caprese, pasta con il pesto, al sugo e ai quattro formaggi; tagliata di chianina con sformato di spinaci, broccoli e carote; palline di gelato, fragola, fior di latte e pistacchio, che tanto piaceva a George Bush.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino