Una nuova miccia accesa al Senato, sul tema delle intercettazioni. L'ingresso dal Pd di Tommaso Cerno, che diventa il diciottesimo senatore di Iv. E la promessa di un annuncio...
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«Se Conte ha i numeri per andare avanti senza di noi va benissimo, gli faccio un in bocca al lupo. È la democrazia parlamentare, non siamo arrabbiati o preoccupati. Se non ci sono, verifichiamo in Parlamento quel che c'è da fare». Lo ha detto Matteo Renzi arrivando al ristorante romano dove ha riunito i parlamentari di Iv e spiegando di non aver mai messo in discussione l'appartenenza alla maggioranza. «Italia Viva c'è. Se poi ci sono altri più bravi e numerosi di noi evviva».
«Dai confronti di oggi è emerso un dialogo costruttivo, ognuna delle forze di maggioranza ha presentato proposte sui diversi temi trattati.
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Nelle ore in cui a Palazzo Madama la maggioranza fibrilla per tutto il giorno sulla giustizia, per poi trovare un accordo solo in serata, Conte riunisce a Palazzo Chigi gli ultimi due tavoli sul programma di governo. Il messaggio che il premier, d'intesa con i «governisti» Pd, vuole lanciare è che «l'orizzonte è quello di legislatura». «Tutte le forze hanno condiviso l'obiettivo di imprimere la massima accelerazione all'agenda di governo», dice il premier aprendo il tavolo proprio sul tema della giustizia, con di fronte Maria Elena Boschi. «Personalmente ho sempre preferito impiegare tempo e risorse per lavorare e non per alimentare polemiche. E così continuerò a fare», aggiunge Conte, accusando implicitamente Renzi di voler conquistare solo titoli di giornale. Sul programma elaborato «anche con le osservazioni e il contributo di Iv» il premier sarebbe pronto anche a presentarsi alle Camere, se necessario, per testare i numeri. Di sicuro, spiega chi gli ha parlato, non si può andare avanti a strappi. Un esempio? Al tavolo sull'Autonomia il ministro Francesco Boccia ottiene di portare la riforma in Cdm, probabilmente martedì. Ma i renziani subito dopo fanno sapere che un accordo sul testo ancora non c'è. Era successo già in mattinata al Senato, sulle intercettazioni. Su un emendamento di Pietro Grasso che estende la possibilità di usare gli ascolti per le indagini su reati diversi da quelli per cui esse erano state effettuate.