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«Massima cautela». Il leit-motiv che trapela dal governo a poche ore dalla cabina di regia che definirà l'introduzione di nuove misure anti Covid, è quello di sempre: «Decideremo in base ai dati, ma saremo prudenti». Non a caso è attesissima la flash survey che, forse già oggi, traccerà un identikit preciso della presenza di Omicron nella Penisola. L'impressione però, a giudicare dai contagi schizzati verso l'alto e i dati che arrivano dall'estero, è che questa si avvii già ad essere prevalente. E così, mentre la Germania ha già annunciato una stretta vigorosa che prevede limiti alla possibilità di incontrarsi e la chiusura di locali notturni e discoteche, anche in Italia vengono prese in considerazione misure che sembravano improbabili fino a pochi giorni fa.
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Capodanno, le nuove misure
Accanto alla quasi certa riduzione della durata della validità del Green pass da 9 a 6 mesi, all'accorciamento probabile della possibilità di fare la terza dose da 5 a 4 mesi e all'introduzione della mascherina obbligatoria, fa capolino tra le possibili iniziative di governo anche la possibilità che venga introdotto una sorta di coprifuoco. Un mini-lockdown serale che però, secondo le valutazioni a cui stanno lavorando le diverse anime dell'esecutivo, in primis non sarebbe assolutamente destinato a tutti, e in secondo luogo non avrebbe una durata estesa. Nel mirino infatti ci sono da un lato i festeggiamenti di Capodanno - potenziale catalizzatore dei contagi - e dall'altro "solamente" quei circa 6 milioni di italiani che non hanno preso parte alla campagna vaccinale. Il 10% del Paese in pratica, che al momento si professa No Vax e che, quindi, eventualmente non sarebbe in grado di presentare il Super Green pass all'ingresso di locali, ristoranti, feste di piazza a numero limitato e concertoni con ingressi contingentati.
Feste in piazza e tamponi: la stretta
La misura del resto è una delle poche in grado di non penalizzare tutti coloro che invece si sono sottoposti alla vaccinazione anti Covid. Chiaramente, in ogni caso, l'altra faccia della medaglia è il potenziale impatto economico di una stretta di questo tipo.
Non solo. Accanto all'ipotesi ancora valida del tampone per tutti prima di accedere ai locali considerati più a rischio ma aperte ai soli vaccinati, sarebbe la completa sospensione delle feste di piazza. Una possibilità al vaglio del governo che, tra l'altro, è già stata resa reale da molti amministratori locali (in primis, al solito, il governatore campano Vincenzo De Luca). E che quindi sarebbe co ogni probabilità più semplice da digerire.
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Il Mattino