Europee, quanto vale la mossa di Giorgia Meloni? Il sondaggio: «Più 2% per Fratelli d'Italia»

La presidente del Consiglio chiede di scrivere solo il suo nome di battesimo sulla scheda per Bruexelles

Non un semplice «votate Meloni», ma un inedito «scrivete Giorgia». Eccolo, l'appello che la premier ha lanciato dalla convention pescarese di Fratelli...

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Non un semplice «votate Meloni», ma un inedito «scrivete Giorgia». Eccolo, l'appello che la premier ha lanciato dalla convention pescarese di Fratelli d'Italia in vista delle Europee. Scrivere il nome della presidente del Consiglio sulla schede per Bruxelles. E scrivere solo il nome di battesimo, senza cognome. Un possibilità prevista da un "escamotage" della legge, regolarmente sfruttato dai partiti: quello che consente di semplificare il nome del candidato per non perdere il voto di chi potrebbe avere difficoltà a scriverlo per esteso sulla scheda, o magari sbagliarlo.

Il meccanismo

È lo stesso sistema utilizzato in passato anche da Elly Schlein, il cui nome all'anagrafe sarebbe Elena Ethel: accanto al nome per esteso, si aggiunge però un «detta Elly». E così, come per la segretaria dem, anche accanto al nome di Giorgia Meloni sui manifesti al seggio stavolta ci sarà un «detta Giorgia». 

L'intento della premier però non è (solo) quello di far sì che i suoi elettori non sbaglino a scrivere. Ma, come ha spiegato lei stessa dal palco di Pescara, quello di accorciare le distanze: «Chiedo agli italiani di scrivere il mio nome, ma il mio nome di battesimo», ha scandito Meloni. «Sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamata pesciarola, borgatara... Perché poi loro sono colti. Ma io sono fiera di essere una persona del popolo», ha precisato. Insomma: non Meloni la premier e leader del Palazzo, ma «Giorgia» la persona comune. «Se volete dirmi che ancora credete in me scrivete sulla scheda Giorgia - la chiosa - perchè io sono e sarò sempre una di voi. Il potere non mi cambierà, il Palazzo non mi isolerà». 

Referendum

Parole che, tra chiamata al voto e invito alla preferenza personale, fanno pensare alla voglia della premier di un referendum su se stessa. «Io - ha spiegato - ho bisogno di sapere ancora una volta che ne vale la pena». Ma quanto può valere in termini di voti la mossa di Meloni? I numeri sono quelli indicati dai sondaggisti nelle ultime rilevazioni. Stando a un sondaggio Noto per Porta a Porta, infatti, la discesa in campo della premier in prima persona porterebbe un più 2 per cento alla lista di Fratelli d'Italia. Che quindi passerebbe dal 26-28 per cento di cui era accreditata finora al 28-30.

E la possibilità di scrivere soltanto il nome e non il cognome, scommettono in molti a via della Scrofa, ingrosserà ancora di più il bacino di preferenze e dunque di consensi. Meloni ha piazzato l'asticella al livello delle politiche, il 26%. Ma nel quartier generale di FdI le ambizioni corrono: «Con Giorgia in campo - dicono - si può ambire a toccare quota 30%». Chissà. 

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Il Mattino