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Se il cane è il miglior amico dell'uomo, la stessa cosa non potrà dirla del proprio padrone quel cucciolo di pit bull di 8 mesi che è stato maltrattato e stuprato in una casa di Daytona Beach, in Florida.
James Bull, 62 anni, denunciato da un testimone, è stato condannato a cinque anni di carcere. La giustizia alla fine ha trionfato ma le violenze che Coco, questo il nome del cucciolo, ha dovuto subire sono state inenarrabili.
Il piccolo era arrivato a casa di Bull poco più di un anno fa. Subito dopo erano iniziate le torture: Coco non aveva né cibo né acqua e veniva nutrito raramente. Il suo ruolo era quello di soddisfare i perversi appetiti sessuali del suo padrone. I guaiti del piccolo, durante le violenze, erano strazianti e venivano sentiti dai vicini che non potevano immaginare le atrocità ai quali Bull sottoponeva il cane.
A marzo un vicino di casa, Dean Ray Gill, stanco del “pianto” del cucciolo, ha voluto vederci chiaro e si è avvicinato al cortile sul retro della casa. Nonostante la musica fosse sparata a tutto volume i guaiti del piccolo portavano esattamente in quella direzione. La porta era socchiusa e la scena che si è presentata sotto gli occhi di Dean era surreale: Coco era bloccato mentre Bull abusava sessualmente di lui.
Quando l'uomo si è accorto del vicino ha scaraventato il cane dall'altra parte della stanza e ha chiuso con violenza la porta. Dean non è rimasto con le mani in mano ed è andato a chiamare la protezione animali. Quando l'ufficiale Eva Burke è arrivata alla casa delle violenze, Coco era legato al portico e la catena troppo corta gli impediva ogni movimento. Il cucciolo era maltrattato e talmente denutrito che attraverso la pelle si distinguevano nettamente tutte le ossa della gabbia toracica.
Bull è stato portato immediatamente in carcere ed è stato accusato di stupro e crudeltà sugli animali. In queste ore è arrivata la condanna del giudice: l'uomo dovrà trascorre i prossimi 5 anni in carcere e verrà sottoposto a consulenza psicologica. La sentenza è stata accolta dagli applausi di alcuni animalisti che indossavano magliette con le foto dei propri animali. Coco adesso vive in un ricovero per animali: è stato rinominato Rose. Per lui è un nuovo inizio. Leggi l'articolo completo su
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