Adesca la figlia 16enne della compagna con un falso profilo social e la violenta. In carcere un 36enne

Crea un account finto e la convince di essere un suo coetaneo: arrestato un 36enne
Arrestato un 36enne è stato con l'accusa di violenza sessuale su minori e favoreggiamento della prostituzione minorile. È quanto successo in Val Lagarina...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Arrestato un 36enne è stato con l'accusa di violenza sessuale su minori e favoreggiamento della prostituzione minorile. È quanto successo in Val Lagarina (Verona) dove, qualche tempo fa, la madre di una 16enne aveva denunciato il suo compagno, facendo partire le indagini. L'uomo, convivente della donna, utilizzando espedienti e raggiri aveva circuito la ragazza attraverso l'applicazione Hangouts, spacciandosi per un coetaneo. Dopo averla convinta che fosse una persona di cui fidarsi, ha iniziato uno scambio di foto intime e approfittando dei lunghi periodi trascorsi a casa durante il lockdown e grazie all'assenza della convivente, impegnata al lavoro, si è rivelato alla ragazza ne ha abusato.

L'arresto è stato effettuato dai carabinieri di Rovereto in collaborazione con il personale del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Trentino Alto Adige, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento.

Dopo una perquisizione, gli investigatori hanno sequestrato i dispositivi informatici in uso all'uomo e dai successivi accertamenti tecnici, effettuati dagli Agenti della Polizia Postale è stato possibile recuperare le immagini, a sfondo sessuale, scambiate con la minore, oltre ad altre foto dal contenuto pedo-pornografico, che hanno confermato integralmente i contenuti delle dichiarazioni e testimonianze acquisite dai Carabinieri nel corso delle indagini. L'uomo avrebbe cercato di coinvolgere nella triste vicenda di violenza e sopraffazione psicologica anche un'altra minore, amica della ragazza, in cambio della promessa di soldi, ma la ragazzina non ha ceduto. 
 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino