Stuprata a 15 anni, uccise l'aggressore. La sentenza choc: «Maxi-risarcimento di 150mila dollari alla famiglia di lui»

Adolescente uccide il suo stupratore e viene condannata per omicidio: risarcimento di 150 mila dollari
Condannata per aver ucciso il suo stupratore. Un'adolescente, vittima del traffico di essere umani, è stata accusata di omicidio di primo grado per aver...

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Condannata per aver ucciso il suo stupratore. Un'adolescente, vittima del traffico di essere umani, è stata accusata di omicidio di primo grado per aver accoltellato a morte l'uomo che ha abusato ripetutamente del suo corpo. È successo in Iowa, che oltre ad essere stata condannata a cinque anni di libertà vigilata, la vittima è stata condannata a pagare come risarcimento una ingente somma di denaro alla famiglia dell'uomo.

 

 

Pieper Lewis, la giovane vittima, aveva solo 15 anni quando ha accoltellato il 37enne Zachary Brooks più di 30 volte in un appartamento di Des MoinesLewis, a distanza di due anni dall'omicidio avvenuto nel 2020, ha confessato alle autorità che, stava cercando di scappare dalla madre violenta e che non avendo trovato altre soluzioni, dormiva nei corridoi di un condominio.

Ha poi raccontato che un uomo di 28 anni inizialmente si è dimostrato generoso nei suoi confronti per poi abusare di lei e costringerla con la forza ad avere rapporti sessuali con altri uomini. Uno di questi, Zachary Brooks, l'ha violentata più volte, costringendo la ragazza ad ucciderlo. Lewis, presa da un momento di ira, ha afferrato un coltello dal comodino e l'ha ucciso, infliggendogli circa 30 colpi di pugnale

 

 

Pieper Lewis solo lo scorso anno si è dichiarata colpevole di omicidio colposo e lesioni intenzionali, reati entrambi punibili fino a 10 anni di carcere. Oltre a ricevere la condanna di libertà vigilata per cinque anni, la 17enne deve consegnare come risarcimento 150 mila dollari alla famiglia dell'uomo. La dichiarazione della giovane non è stata contestata dai pubblici ministeri che però hanno sottolineato che l'uomo era dormiente nel momento in cui è stato accoltellato, quindi non rappresentava un pericolo immediato per lei. 

Il giudice distrettuale ha stabilito che se la ragazza dovesse violare la libertà vigilata potrebbe essere mandata in prigione per scontare la pena di 20 anni. Poi ha spiegato che per quanto riguarda l'obbligo di risarcimento ai parenti del suo stupratore, «questa corte non ha altra opzione», osservando che è obbligatorio ai sensi della legge dell'Iowa.

 

 

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Il Mattino