Video (Immagini sconsigliate a pubblico sensibile) Orrore a Kabul, dove una donna afgana è stata picchiata a morte e poi...
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Orrore a Kabul, dove una donna afgana è stata picchiata a morte e poi bruciata con l'accusa di aver oltraggiato copie del Corano in una moschea. La vittima aveva 27 anni, si chiamava Farkhunda e che apparentemente soffriva da 16 anni di gravi problemi psichici.
Secondo l'emittente 1TvNews la donna è stata assalita dentro la moschea Shah-e-Du Shasmshera della capitale da «centinaia di persone inferocite» per l'oltraggio da lei arrecato a copie del Corano, portata all'esterno e picchiata fino ad ucciderla.
L'uccisione della donna e l'incendio del suo cadavere sono stati criticati da parte della società civile che ha anche condannato l'inerzia della polizia che ha assistito al linciaggio senza intervenire. Migliaia di persone hanno condannato l'azione assimilandola agli attacchi dello Stato Islamico (IS) che decapita e brucia le persone. Qualcuno ha anche postato nei social network foto del cadavere incendiato e di poliziotti fermi a guardare l'accaduto. Ma molti hanno lodato la punizione impartita alla donna. Un tale Sharaf Baghlany si è addirittura vantato di essere fra quelli che ha ucciso Farkhunda. «Auguri ai musulmani - ha scritto sul suo profilo Facebook allegando alcune foto - questo pomeriggio alle 16 una donna ha bruciato copie del Corano nella moschea. È stata prima uccisa dalla nobile gente di Kabul, compreso me, e poi il suo cadavere è stato incendiato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino